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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Lanciano

Marongiu (Pd) sui primi due anni di Paolini ter: "27 mesi di amministrazione sterile"

Il commento del consigliere comunale dopo la conferenza di fine anno di sindaco e giunta: "Lacerati da divisioni interne, si muovono solo dopo sollecitazioni e prese di posizione dell'opposizione. Troppe le cose insolute"

“Sterili polemiche le ha definite il sindaco Paolini, al suo tredicesimo anno di mandato, ma di sterile c'è solo l'azione amministrativa di un governo cittadino che si attiva solo come un juke box: ossia quando l'opposizione, le associazioni ed i cittadini inseriscono un gettone per una protesta o una presa di posizione”. Così il consigliere di minoranza Leo Marongiu (Pd) commenta i 27 mesi del 'Paolini ter', dopo la conferenza di fine anno della giunta comunale.

“Verrebbe da chiedere, ai lancianesi, cosa ricordino di questi 13 anni di Paolini sindaco e degli ultimi due in particolare – continua Marongiu - Sterile è l'azione amministrativa di questa giunta, lacerata da divisioni interne (che si acuiranno durante le regionali), che affronta temi cari ai cittadini solo dopo sollecitazioni e prese di posizione da parte dell'opposizione. Le azioni della minoranza su sanità, Dialisi, illuminazione a Sant'Amato e Madonna del Carmine e pista ciclopedonale sull'ex tracciato ferroviario, hanno costretto l'amministrazione comunale a esporsi per non aggravare le propria negligenza”.

“C'è ancora la questione della vendita delle quote sociali della Sangritana, per la quale Paolini non si è speso e che si sta concretizzando – sottolinea l'esponente di minoranza - Ancora bloccato il terminal bus alla Pietrosa sul quale torno a chiedere con forza, almeno, di ripristinare una adeguata illuminazione! Non è migliorata la percezione dei cittadini sulla sicurezza in città che continua ad osservare fenomeni preoccupanti di furti e rapine sul territorio. In termini di lavori pubblici siamo molto indietro con un'opera strategica per il centro storico come l'ascensore per il parcheggio alle Ripe di Civitanova/Sacca che resta un miraggio. Il tutto mentre politicamente siamo al punto più basso di sempre: per la prima volta una maggioranza consiliare non riesce ad eleggere il consigliere provinciale, conclamando profonde fratture interne”.

“Di questa amministrazione ricorderemo le parature per gli addobbi natalizi, un bell'albero di Natale, la festa di Halloween e contributi per feste e eventi – sostiene Marongiu - che hanno lasciato non poche perplessità oltre ad un profondo retrogusto di clientelismo elettorale sulle nomine effettuate. Siamo a metà mandato e non c'è traccia di una visione di futuro, di nuova mobilità e nuovi spazi: solo grazie a fondi Pnrr dall'Europa riusciremo a vedere qualche intervento di rilievo, in particolare su alcune azioni strategiche avviate dalla giunta Pupillo come per il Torrieri e per Olmo di Riccio. La presa in giro sull'ampliamento della discarica di Cerratina fa da contraltare ad una iniziativa degna di nota come la prossima sperimentazione della tariffa puntuale sui rifiuti. Resta senza soluzione e risposte, invece, la questione del recupero dell'ex De Giorgio e di Palazzo Lotti, così come situazioni urbanistiche che restano inaffrontate, come la ferita che insiste in viale Cappuccini nel complesso Agorà”.

Leo Marongiu in consiglio comunale

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