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"Chieti è ostaggio di un'amministrazione che si disintegra dal suo interno": l'accusa di Di Ciano (Italexit)

L'attacco dopo le dimissioni dell'assessore Raimondi: "Pochissime delibere votate, una città immobilizzata dalle continue liti politiche, nessun progetto ad ampio raggio e un degrado urbano mai visto prima"

"La città è ostaggio di un'amministrazione che si disintegra dal suo interno". È l'accusa che arriva dal coordinatore di Italexit per Chieti e provincia, Andrea Di Ciano, dopo il caos politico generato dalle dimissioni dell'assessore Enrico Raimondi.

"Le liti e le dimissioni nel Pd – attacca Di Ciano - configurano Chieti come un ostaggio della maggioranza in Comune. L'amministrazione del capoluogo di provincia si disintegra sotto i nostri occhi in mille frange del partito che stando ai proclami del 2020 avrebbe dovuto rilanciarlo e invece oggi ha smarrito la rotta da seguire"

"C’è tutto questo e anche di più – prosegue - nel caos politico che sta imprigionando Chieti: tre anni di amministrazione Pd con assessori dimissionari, ripensamenti e litigi continui. E il resto è conforme a questo crinale negativo: pochissime delibere votate, una città immobilizzata dalle continue liti politiche, nessun progetto ad ampio raggio e un degrado urbano mai visto prima".

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