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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Guardiagrele

Bilancio di previsione approvato a Guardiagrele dopo il dissesto: "Stiamo uscendo da una fase dura e difficile"

La maggioranza fa il punto: "Nonostante tutte le difficoltà riscontrate, l’attività amministrativa è proseguita, dando tutti i servizi ai cittadini"

“Alla luce della sentenza del Tar e dell’approvazione del bilancio 2022 da parte del Ministero, possiamo dire che stiamo uscendo da questa fase dura e difficile. Siamo agli sgoccioli anche per i pagamenti ai creditori, i commissari stanno terminando la ricognizione e pensiamo che dopo l’estate si sapranno anche i tempi di pagamento”. A Guardiagrele la giunta del sindaco Di Prinzio fa il punto sul dissesto certificato pochi mesi fa e prova a ripartire.

“Il dissesto finanziario del Comune – ha spiegato il primo cittadino - nasce da uno squilibrio di bilancio che ha determinato un disavanzo di circa 3.400.000,00 euro. Molteplici sono state le cause, nate dalla gestione della passata amministrazione, e riconducibili a gravi irregolarità contabili e a violazione dei principi contabili dell’attendibilità e veridicità del bilancio, già oggetto di rilievo da parte della Corte dei Conti nei precedenti esercizi, che hanno determinato questa grave crisi. Molte entrate sono state iscritte in bilancio senza un titolo giuridico e, dunque,  inesistenti; altre immotivatamente senza alcuna possibilità di essere incassate; sono state programmate spese ed investimenti coperte con entrate fittizie; l’impianto contabile della spesa sociale presentava molte zone d’ombra con errori e compromissioni; i principi contabili per la redazione di bilanci sono stati sistematicamente disapplicati.La correttezza dell’attività amministrativa di verifica, che ha condotto alla inevitabile dichiarazione di dissesto, è stata da subito confermata già nella prima pronuncia Tar. La Corte dei Conti, nelle sue relazioni annuali, già rilevò queste criticità, le quali, però, furono sempre ignorate dalla precedente amministrazione”. 

La strada del dissesto per la maggioranza era l’unica percorribile “in quanto – dicono - con l’adozione del piano di riequilibrio pluriennale sarebbe stato impossibile garantire i servizi fondamentali, quali mensa, trasporto scolastico, asilo nido, servizi sociali. Invece, con il dissesto l’erogazione di questi servizi è proseguita regolarmente e i costi sono rimasti invariati. Il Tar Abruzzo, richiedendo, con sentenza 352/2022, di esplicitare le ragioni circa l’adozione del dissesto, né ha riconosciuto la legittimità circa le procedure e gli atti”. 

La Corte dei Conti ha invece recentemente rilevato che, nella passata legislatura, “l’ente ha gestito livelli di spesa che non erano sostenibili con le risorse accertate”, che “le scritture contabili sono risultati non conformi ai principi vigenti”, che “i precedenti rendiconti sono stati alterati dalla presenza dei residui”. La magistratura contabile, infine, evidenzia “la situazione di grave tensione finanziaria, con un disavanzo latente occultato, nei pregressi esercizi, attraverso il mancato rispetto del principio di prudenza e con una protratta sovrastima delle entrate”, giungendo alla conclusione che “la scelta del dissesto appare congrua e necessitata al fine di ristabilire la certezza delle scritture contabili”. 

“Nonostante la chiara dichiarazione di correttezza dell’attività amministrativa già contenuta nella prima pronuncia del Tar Abruzzo e il severo giudizio della Corte dei conti espresso sulla pregressa gestione, il gruppo di minoranza ha instaurato un nuovo ricorso dinanzi Tar, contro la delibera ultima che non era che un mero chiarimento della precedente. L’amministrazione comunale, rappresentata in giudizio dall’avvocato Rosella Ferrara, in questo secondo giudizio si è semplicemente limitata a ribadire il proprio operato e tanto è stato sufficiente per far dichiarare il ricorso inammissibile. come da sentenza Tar Abruzzo del 21 luglio scorso”.

Il giudice amministrativo sottolinea come non fosse necessaria una nuova istruttoria essendo quella del dissesto già coerente, completa e sufficiente ed evidenzia come l’attuale amministrazione abbia “giustificato la procedura di dissesto non solo con riferimento alla non sostenibilità di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale per il pagamento dei debiti, ma anche con quello della impossibilità di continuare ad erogare i servizi indispensabili”. 

“In questi mesi – sottolinea ancora la maggioranza - l’amministrazione ha continuato a svolgere la sua attività e a porre in essere gli adempimenti di legge in merito al dissesto. Così è stata predisposta la nuova pianta organica che, dopo l’approvazione del Ministero, ha consentito di procedere a nuove assunzioni con un risparmio di spesa rispetto al passato
Ma la questione più importante è che il Ministero dell’interno, per il tramite di un suo organismo collegiale (Comitato per la stabilità finanziaria degli Enti locali) nella seduta del 25 luglio ha approvato, all’unanimità, il bilancio di previsione stabilmente riequilibrato 2022. Ciò significa che il bilancio è stato certificato da un organo terzo con competenze squisitamente tecniche. Il giudizio positivo dell’organo ministeriale attesta che il bilancio rispetta gli equilibri finanziari, che è stato redatto secondo i principi contabili, che gli importi indicati corrispondono alla realtà e le scritture contabili sono state esposte in modo chiaro. L’approvazione ministeriale certifica in modo inequivocabile il risanamento dell’Ente con un bilancio sostenibile, sano e senza zone d’ombra. A breve seguirà l’emanazione del decreto del Ministero dell’interno da cui decorreranno i termini di legge per gli adempimenti in deroga, quali i rendiconti delle annualità 2021 e 2022 e il bilancio di previsione 2023”.

“Dopo due anni di accuse, ricorsi, false notizie – conclude Di Prinzio - da parte della passata amministrazione e oggi consiglieri di minoranza, finalmente si sta facendo luce sul nostro lavoro. Nessuno vuole amministrare un Comune in dissesto, ma la scelta è stata obbligata. Abbiamo dovuto far fronte anche alla carenza di personale che ha fatto rallentare tante procedure. Non abbiamo potuto utilizzare fondi comunali per eventi e contributi. Abbiamo amministrato con il freno a mano tirato, questo ha portato anche alcuni disagi ai cittadini e operatori economici. Nonostante tutte le difficoltà riscontrate l’attività amministrativa è proseguita, dando tutti i servizi ai cittadini, partecipando a tutti i bandi possibili e realizzando opere nuove e completando lavori iniziati”.
 

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