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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

La ‘grande’ partenza del Giro d’Italia, Taglieri: “L’Abruzzo rischia di pagare il doppio”

Il capogruppo regionale del M5S ha presentato un'interpellanza in Consiglio regionale

“L’Abruzzo per ospitare la ‘grande partenza’ del Giro d’Italia 2023 potrebbe pagare quasi il doppio rispetto altre regioni italiane che hanno ospitato il medesimo evento negli scorsi anni. Parliamo di oltre 7 milioni di euro per finanziare quello che, sicuramente, è un importante momento di sport, ma sul quale ci sono nebulosità che vanno chiarite il prima possibile”. A dichiararlo è il capogruppo regionale del M5S Francesco Taglieri il quale in proposito ha deciso di presentare un'interpellanza in Consiglio regionale.

“Facendo un confronto con le altre regioni – si legge - si evince, per esempio, che nel 2021 il Piemonte spese 4, 5 milioni per ospitare la partenza e 4 tappe. La Regione Sicilia, nel 2020, spese 3,8 per la partenza e 3  tappe. L'Abruzzo ne spenderà 6 (più Iva) per la partenza a cronometro, una tappa e un arrivo. Anche il confronto con altre regioni come Emilia-Romagna e Sardegna ci vede spendere il doppio. Ma quello che mi lascia perplesso non è solo il costo. Nelle delibere di Sicilia e Piemonte, infatti, c'è una ampia documentazione circa gli accordi tra società e Regione. Nelle delibere presentate dal centrodestra, al contrario, non è specificato nulla e quindi non è dato sapere cosa di fatto stiamo acquistando". 
Per Taglieri anche le modalità della copertura finanziaria non sarebbero abbastanza chiare.

“Ora sia chiaro che ospitare la grande partenza del giro sicuramente può rappresentare un importante volano di rilancio economico e turistico per la nostra Regione – rimarca il consigliere M5s - quindi ben vengano iniziative come questa che pongono l’Abruzzo in una posizione di maggiore centralità sulla scena nazionale, ma è altrettanto vero che nella programmazione di questo evento, molte cose non tornano e va fatta chiarezza. 

Per la buona riuscita di questa manifestazione sportiva fondamentale sarà capire come il centrodestra intende risolvere le criticità legate alla ‘Via Verde’, fiore all’occhiello del nostro territorio, su cui non si è mai attuata la manutenzione e alcuni tratti sono ancora da terminare. Stiamo decidendo di mettere quella parte di costa dei trabocchi sotto gli occhi del mondo intero, ed è una opportunità unica, ma la 'Via Verde' di oggi mostrerebbe al mondo dei canneti che arrivano fin dentro la pista, gli edifici delle stazioni ed altri manufatti appartenuti alle ferrovie che sono abbandonati da anni e ormai quasi pericolanti, e delle gallerie la cui illuminazione all'origine non era nemmeno prevista, che è appena sufficiente per un turista, ma non per un  atleta che va a 60 km/h”.
 

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