Distretto sanitario a San Giovanni Teatino, l'opposizione si rivolge al sindaco: "Potenziare il servizio"
I consiglieri del gruppo "Una nuova mossa" chiedono al primo cittadino, Giorgio Di Clemente di "intervenire con la Asl e la Regione per il potenziamento del distretto sanitario di San Giovanni Teatino"
Il distretto sanitario è ridotto ai minimi termini, la salute dei cittadini è una priorità". Il gruppo consiliare "Una nuova mossa" composto da Matteo Pio Ferrante, Jessica Coccia e Luana Federico chiede al sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente di intervenire "con la Asl e la Regione per il potenziamento del distretto sanitario di San Giovanni Teatino".
Secondo i consiglieri "quattro prelievi in più a settimana, sono solamente un palliativo per una cittadina, ad oggi, lasciata all’abbandono dai vertici regionali. Studiando le criticità emerse,vivendo il paese, ed il distretto sanitario da utenti, pensiamo che un buon punto di partenza possa essere la riorganizzazione ed il potenziamento dello stesso. È necessario un aumento del personale medico ed infermieristico per garantire la riduzione dei tempi di attesa per prelievi e visite mediche. Fondamentale è l’implementazione dei giorni in calendario per il servizio vaccinale di bambini ed adolescenti".
Per gli esponenti dell'opposizione "in concomitanza sicuramente si dovrà aumentare il personale amministrativo per poter garantire ai cittadini di non doversi recare nel distretto di Francavilla. Inoltre, come già richiesto bisogna inserire urgentemente, nel nostro territorio, almeno un altro pediatra così da non dover costringere i genitori a portare i propri figli fuori comune. Altro servizio da ri attivare è sicuramente un consultorio,con un locale adeguato alla sua funzione".
Infine i consiglieri ricordano che "da tempo ci battiamo per la creazione di un punto di primo soccorso, come già detto più volte in consiglio comunale. Si deve studiare una soluzione affinché venga aperto un punto di guardia medica con un’ambulanza pronta ad intervenire nell’immediatezza. Si potrebbero sfruttare strutture già presenti sul territorio oppure studiare una nuova struttura in collaborazione con la Asl per fornire al distretto ed al paese le giuste dimensioni ed i giusti servizi".
