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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

D'Alfonso: "Cena di gala con gli industriali negata al vicesindaco De Cesare"

Il sindaco Ferrara, impossibilitato a partecipare all'evento di Confindustria, aveva delegato il suo vice. L'associazione si è giustificata dicendo che l'invito era "strettamente personale", il deputato Luciano D'Alfonso non ci sta: "Negata la rappresentanza alla città di Chieti"

La cena di gala con gli industriali sarebbe stata 'vietata' al vicesindaco di Chieti, Paolo De Cesare. A rendere noto lo 'sgarbo' istituzionale è il deputato Luciano D'Alfonso, che critica il diniego da parte di Confindustria. Alla serata di gala del 20 settembre scorso era stato invitato il sindaco Diego Ferrara, il quale, non potendovi prendere parte, aveva delegato il suo vice.

“Lascia basiti la circostanza che Confindustria Abruzzo abbia negato al vicesindaco di Chieti, Paolo De Cesare, l’invito a una cena di gala organizzata dall’associazione – rincara D'Alfonso - Confindustria Abruzzo ha giustificato il diniego affermando che l’invito era 'strettamente personale e non delegabile'. Una replica che suscita perplessità: De Cesare, oltre che vicesindaco, è anche assessore alle attività produttive e al turismo, dunque pienamente titolato a discutere sulle tematiche care agli industriali. Ma soprattutto: perché negare alla città di Chieti - legittimamente rappresentata in ogni sede dai suoi amministratori - la possibilità di essere presente alla cena? L’invito era rivolto al sindaco nella sua qualità di eletto dai cittadini o alla persona Diego Ferrara? Una serata di gala non è una firma notarile, per la quale la delega può diventare discutibile. Nè stiamo parlando di un affare tra imprese, dove la presenza di un amministratore delegato può risultare imprescindibile”.

Anche il sindaco Ferrara ha espresso il proprio rammarico in una lettera indirizzata alla Confindustria. “Leggo con estremo rammarico il sorprendente diniego alla delega a partecipare all’evento per cui avevo indicato il mio vice Paolo De Cesare – esordisce la lettera del primo cittadino - non solo per il ruolo di mio sostituto riconosciutogli dal Tuel, ma anche per la delega alle Attività produttive e Turismo che egli detiene nell’esecutivo del Comune di Chieti e, dunque, esercita in nome e per conto della città. Mi auguro sia chiaro che la scelta di delegare deriva non da una scortesia istituzionale, ma dalla mia netta impossibilità a prendere parte all’iniziativa in questione, da me ritenuta tanto importante che, pur di vedere rappresentata la città, ho chiesto al mio vice di adempiere alla sua funzione di sindaco vicario. Mi duole che ciò non sia sufficiente per l’occasione, ma soprattutto per dare a Chieti la rappresentatività che pur avrebbe meritato in seno al vostro convivio e per un consesso regionale dove, immagino, altre istituzioni saranno presenti”.

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