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Il no del consiglio comunale al progetto di Strada dei parchi passa con soli 3 voti

Oltre al voto favorevole dei pentastellati c'era quello di Raimondi (L'Altra Chieti), mentre gli altri si sono astenuti o non hanno votato

Con 3 favorevoli, 16 astenuti e 9 presenti non votanti, il consiglio comunale approva l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 stelle, che chiedeva di esprimere la contrarietà al progetto di Strada dei Parchi sulle autostrade A24 e A25. 

Bastano solo i voti dei consiglieri pentastellati Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo e di Enrico Raimondi (L’Altra Chieti), perché l’opposizione si astiene, il resto dell’opposizione fa mettere a verbale di non esprimere il voto. Un voto, questo, a cui si è arrivati dopo un’ora e mezza di discussione, piuttosto accesa in alcuni momenti, in cui gli altri consiglieri chiedevano di ritirare l’ordine del giorno, per valutare il progetto in commissione Lavori pubblici. Ma il documento, previsto già nell’ordine del giorno del consiglio di lunedì 10, poi interrotto perché non c’era più il numero legale, era stato presentato due mesi fa, l’8 agosto, basandosi sulle dichiarazioni rese dal ministro per le Infrastrutture e i trasporti sulle criticità del progetto. 

“Ci sembrava un atto tutto sommato semplice sul quale esprimersi - commentano a posteriori i consiglieri 5 stelle - soprattutto alla luce della risonanza mediatica che ha avuto nei mesi scorsi, che ha fatto conoscere il progetto alla stragrande maggioranza degli abruzzesi. Tuttavia, con nostra sorpresa, ci è stata rappresentata la richiesta “trasversale”, da parte di tutte le maggiori forze politiche presenti in consiglio, di ritirare il documento per consentire un maggiore approfondimento tecnico da parte delle commissioni”. 

Per i due consiglieri, che non hanno ovviamente acconsentito a ritirare l’interrogazione, si è trattato di una “richiesta assurda, avanzata per celare l'incapacità di schierarsi apertamente rispetto ad un progetto che, evidentemente, crea non pochi imbarazzi ai partiti ed ai loro rappresentanti che oggi non sanno come posizionarsi per paura di fare torto a qualcuno”. E non usano mezzi termini: “La decisione di astenersi dal votare questo Ordine del Giorno dimostra, a nostro avviso, che i consiglieri comunali di maggioranza e del blocco Pd, nel migliore dei casi, non sanno cosa avviene oltre la punta del loro naso e nel peggiore, che non hanno le mani libere. Non c'è altro modo di spiegare una decisione così assurda. Ignoranza o ignavia”.

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