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Mobilità urbana: debole ripresa in Abruzzo, ma a Chieti si registra una flessione del 24%

È quanto emerge da un'indagine elaborata dal Cresa (Centro studi dell'agenzia per lo sviluppo della Camera di commercio del Gran Sasso d'Italia)

Si registrano deboli segnali di ripresa dell'offerta e soprattutto della domanda di trasporto pubblico locale in Abruzzo, con una lenta transizione verso il 'green' e le forme condivise. È quanto emerge da un'indagine elaborata dal Cresa (Centro studi dell'agenzia per lo sviluppo della Camera di commercio del Gran Sasso d'Italia), citata dall'agenzia di stampa Ansa. 

La fotografia della mobilità urbana in Abruzzo nella fase post pandemia prende in considerazione i quattro capoluoghi di provincia. 

Ne emerge che il trasporto pubblico locale viaggia esclusivamente su gomma (la media italiana è del 58%) e può contare nel complesso su 267 autobus: il 45% circola a Pescara, il 34% all'Aquila, il 12% Chieti e il 9% Teramo. Ci sono inoltre 5 filobus, tutti in servizio a Chieti. 

Confrontando i numeri odierni con l'anno pre pandemico si registra un calo del 6%, superiore a quello del 2% su cui si attesta la media nazionale, nella quale incidono gli incrementi del Nord (+3%) e del Mezzogiorno (+1%) e la forte flessione del Centro (-12%).

A livello comunale, Chieti fa registrare una flessione del 24%: un dato peggiore si registra solo a Teramo, con - 27%. Più lieve, del 2%, la contrazione di Pescara, mentre all'Aquila si registra un aumento del 10%.

Non è omogenea nei quattro capoluoghi abruzzesi l'offerta del trasporto pubblico locale, misurata come posti-km per abitanti: si passa dal massimo di 3.996 dell'Aquila al minimo di 1.216 di Pescara. La domanda di trasporto pubblico locale si attesta sui 27 passeggeri annui per abitante a Pescara, sui 25 all'Aquila, sui 22 a Chieti e sugli 11 a Teramo, valori nel complesso assai inferiori ai 147 dei capoluoghi del Nord.

Rispetto alla situazione pre-pandemica è Teramo a mostrare la peggiore performance (-70%) seguita da Chieti (-65%) e Pescara (-60%). L'Aquila registra una variazione (-45 %).

Con riferimento alla micromobilità elettrica, risultano invece molto più numerosi i mezzi utilizzati: 300 all'Aquila, 200 a Teramo e 500 a Pescara. Gli autoveicoli a basse emissioni sono in Abruzzo il 14% del totale.

La rete delle piste ciclabili in Italia si estende per 5.338 km (+13% su 2019). Nei capoluoghi la loro estensione resta molto limitata: L'Aquila, con 9 km, registra un aumento del 26%, Teramo, con 15 km, del 21% e Pescara, con 38 km, del 15%. L'indice del potenziale inquinante (rapporto tra le autovetture ad alto/medio potenziale inquinante e 100 autovetture a medio/basso potenziale inquinante) si attesta in Abruzzo su 125 (108 al Nord e 113 al Sud).

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