“Un paesaggio senza confini: il tratturo”, la mostra alla scuola Mezzanotte di Chieti Scalo
Si apre giovedì 9 maggio, con il convegno “Un paesaggio senza confini: il tratturo”, alla scuola Mezzanotte di piazza Carafa, a Chieti Scalo, la mostra dedicata alla via della lana, il più antico tracciato che collegava Abruzzo, Molise e Puglia, per la transumanza delle greggi: vero e proprio snodo commerciale per l’economia agricola e pastorale dell’Italia centro meridionale, organizzata dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo e dalla Fondazione Architetti Chieti-Pescara.
“Un’occasione per riflettere su questo patrimonio - spiega la soprintendente Rosaria Mencarelli - che non ha meno rilevanza di vie e tracciati valorizzati in altre regioni”.
Il tratturo magno e i vari tratturelli sono tutelati nel loro complesso con decreto del Mibac nel 1983 e oggi, seppure rintracciabili solo in aree poco antropizzate, rappresentano un elemento inconfondibile del paesaggio rurale e un bene demoetnoantropologico.
La mostra, che potrà essere visitata fino al 23 maggio, descrive il segno dei tratturi in Abruzzo e Molise attraverso un confronto cartografico, fotografico e documentario per riscoprirne il territorio attraverso l’osservazione dei “segni” sulle carte e sulle foto aeree. L’analisi dei luoghi avviene attraverso il confronto e la comparazione cartografica e fotografica per approfondire la conoscenza di un bene comune, il tratturo, risorsa del patrimonio culturale da condividere. Le valutazioni sui cambiamenti del territorio, sulle trasformazioni e modificazioni del paesaggio potranno essere significative per una riflessione sulla situazione attuale ed un dibattito sulla contemporaneità del “Percorso tratturale”, antica via di comunicazione, ma anche luogo di incontri e relazioni sociali ed economiche, oltre che di scambi culturali.