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Lunedì, 29 Aprile 2024
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L'associazione culturale 'Il Ponte' di Lanciano compie 40 anni e festeggia a teatro

Tre rappresentazioni teatrali, due a ingresso gratuito, proposte dal 13 al 15 dicembre in occasione dell'anniversario del sodalizio. Debutto al Fenaroli per lo spettacolo sulla storia di un detenuto-attore

Sono passati ormai 40 anni quando l’allora parroco della cattedrale, don Valentino Toffanin, accortosi della passione di tanti ragazzi e giovani per il teatro, mise loro a disposizione la sala Caritas dove, coinvolgendo parrocchiani e maestranze, fece costruire un vero e proprio palco teatrale con tanto di sipario ed impianto luci. E lì i ragazzi si incontravano per allestire spettacoli come il presepe vivente, la Passione di Gesù e per animare le varie ricorrenze annuali (feste della mamma e del papà, Carnevale), coinvolgendo anche genitori e nonni per la realizzazione delle scenografie, dei costumi e degli arredi.

A tutto ciò si decise di dare una struttura organizzata che portò nel 1983 alla fondazione dell’associazione culturale Il Ponte che debuttò a Lanciano, nella sala Mazzini, con la commedia dialettale Queste è lu tempe de mo’ di Leonello Marino.

Da allora ad oggi, il Ponte ha ininterrottamente prodotto ogni anno almeno uno spettacolo teatrale, cimentandosi con commedia dialettali o in lingua, drammi, musical, commedie musicali ma, soprattutto, collaborando sempre con le altre realtà culturali ed artistiche del territorio, credendo innanzitutto alla sinergia delle forze per la divulgazione culturale. Un esempio per tutti è la collaborazione, ormai più che ventennale, con il Teatro del Sangro che ha portato alla creazione del Teatro Studio Lanciano.

Ricordare tutte le attività e gli spettacoli prodotti sarebbe cosa lunga, ma non si possono dimenticare quelli che furono di maggiore impatto e successo: la commedia musicale su don Bosco, “Scusi, lei ci crede ai miracoli?” (1991), la commedia musicale “Ammèn” di Dino Potenza (1997), il musical “Il sogno di Giuseppe” prodotto in collaborazione con l’associazione Emeis nell’anno giubilare 2000, il capolavoro di Erri De Luca “Nel nome della Madre” (2014), “I due gemelli” di Goldoni (2016), sino ad arrivare al 2021 con la messa in scena de “La Contesa” di Francesco Maria Angelucci su musiche originali di Luigi Friotto che ha portato Il Ponte alla ribalta nazionale grazie ai prestigiosi premi che ha ricevuto.

Tra le altre attività dell’associazione, si ricordano la sacra rappresentazione del presepe vivente organizzata per 30 anni consecutivi e il premio nazionale Madonna del Ponte dedicato ogni anno ad una espressione artistica (canto, musica, poesia, pittura, scultura). Inoltre dal 2017, l’associazione Il Ponte gestisce all’interno della casa circondariale di Lanciano un corso di teatro per detenuti che ha portato alla formazione di una “costola” dell’associazione, la compagnia teatrale “Un Ponte per la libertà”, guidata dal regista e direttore artistico Carmine Marino e composta da oltre una ventina di detenuti. Negli ultimi anni, sotto la guida dell’attuale presidente Carmine Paolini, l’associazione culturale sta puntando molto sulla formazione teatrale, organizzando corsi di teatro per adulti, integrati da masterclass formative animate da attori, registi ed esperti teatrali a livello nazionale.

Considerato che il teatro è stata da sempre la principale attività dell’associazione, la stessa ha pensato di ricordare i suoi primi 40 anni di vita proprio con il teatro e nel teatro. Si parte mercoledì 13 dicembre, alle ore 18, con un incontro con Manlio Santanelli, uno dei maggiori drammaturghi dell’attuale panorama teatrale nazionale, e il prof. Mariano D’Amora. Alle 21, poi, verrà proposto lo spettacolo 'Regina Madre' dello stesso Santanelli, interpretato da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini.

Il direttore artistico Carmine Marino

Vero evento del programma celebrativo sarà lo spettacolo in programma giovedì 14 dicembre (ore 21, teatro Fenaroli) dal titolo 'Papà, ti presento tuo figlio', scritto e diretto da Carmine Marino che sarà in scena affiancato da Vincenzo Lo Russo, detenuto-attore della casa circondariale di Lanciano. “In questi anni Lo Russo si è molto impegnato e distinto per le sue capacità attoriali, tanto da essere autorizzato a partecipare all’esterno ad un laboratorio di formazione teatrale – spiega Marino - Per lui e su di lui, ho scritto questo spettacolo ripercorrendo, tra realtà e fantasia, il triste periodo della detenzione vissuto dal giovane napoletano che, una volta uscito da 'quel luogo', va a trovare il padre che lo aveva abbandonato. Nasce così uno spettacolo intenso, ricco di emozioni, dove si vuole dimostrare come il teatro può aiutare a rinascere, a cambiare vita”.

Lo spettacolo sarà preceduto, sempre al Fenaroli, alle ore 18, da un incontro-dibattito aperto al pubblico per ascoltare le testimonianze dei protagonisti, tra cui lo stesso Lo Russo, e riflettere sul binomio teatro e carcere insieme a Mario Silla, direttore della casa circondariale di Lanciano e Danilo Ranieri, assessore alla cultura. Venerdì 15 dicembre alle ore 21 ci sarà lo spettacolo 'Meglio abbondare', ultimo cavallo di battaglia dell’associazione.

Gli spettacoli del 13 e 15 dicembre sono ad ingresso gratuito e l’associazione, da sempre impegnata anche in attività di solidarietà, raccoglierà fondi da devolvere all’ospedale dei missionari della Consolata di Ikonda in Tanzania. Per lo spettacolo del 14 dicembre, invece, i biglietti sono in vendita al costo di 10 euro a Partymania.

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