rotate-mobile
Economia

Anno nero per l'export delle micro e piccole imprese del chietino

Grazie alla presenza del polo automotive, la provincia spinge verso l'alto il totale delle esportazione, ma fa registrare una flessione dell'1,2% e si posiziona 101esima in Italia, con un valore di 331 milioni di euro, pari al 7,6% del totale (4,3 miliardi)

Anno nero nel settore delle esportazioni per le piccole e medio imprese del chietino. Secondo uno studio di Confartigianato Abruzzo, condotto su un'indagine del centro studi della Confederazione nazionale, la provincia di Chieti ha vissuto nei primi 9 mesi del 2016 una situazione estremamente peggiore rispetto alle altre abruzzese. Grazie alla presenza del polo automotive, la provincia spinge verso l'alto il totale delle esportazione, ma fa registrare una flessione dell'1,2% e si posiziona 101esima in Italia, con un valore di 331 milioni di euro, pari al 7,6% del totale (4,3 miliardi).

A livello regionale, i dati sono più ottimistici: la dinamica delle esportazioni nei settori delle micro e piccole imprese, in Abruzzo, nei primi nove mesi del 2016, registra un incremento del 3,2%, superiore alla media nazionale (+1,2%). L'export delle micro e piccole imprese, però, rappresenta solo il 15% del totale regionale, dato che colloca la regione al quattordicesimo posto della graduatoria nazionale. Se la crescita più consistente si registra nel Pescarese (+15,2%), la prima provincia abruzzese in classifica è quella di Teramo, mentre la situazione peggiore, come già detto, è nel Chietino, agli ultimi posti della graduatoria.

L'export nei settori delle micro e piccole imprese, in Abruzzo, da gennaio a settembre di quest'anno, raggiunge i 910 milioni di euro, pari al 15% del totale delle esportazioni (6 miliardi di euro; +12,1%). 

A livello territoriale, in testa c'è la provincia di Teramo, dove l'export nei settori delle micro e piccole imprese, in crescita del 3,2%, è pari a 422 milioni di euro, cioè il 46,9% del totale, dato che colloca il territorio al ventisettesimo posto della classifica nazionale. Segue, in cinquantasettesima posizione, il pescarese, con un incremento del 15,2% ed un valore di 113 milioni, pari al 28,8% del totale. Subito dopo, ma nella parte bassa della classifica, al novantottesimo posto, c'è la provincia dell'Aquila, con il +6,9%, un valore di 42,5 milioni, pari al 10,8% del totale. 

“Le micro e piccole imprese – dice il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco – sono quelle che notoriamente hanno più difficoltà ad esportare e ad aprirsi ai nuovi mercati, per questo chiediamo alla Regione di procedere al più presto con la pubblicazione dei bandi sull’internazionalizzazione che siano, però, di reale accompagnamento e supporto soprattutto alle micro e piccole imprese abruzzesi che, ricordiamo, sono  il 99,5% delle imprese presenti in Abruzzo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anno nero per l'export delle micro e piccole imprese del chietino

ChietiToday è in caricamento