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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Credito alle imprese, la provincia di Chieti sugli scudi

Lo studio realizzato su dati della Banca d'Italiaper la Cna regionale: la ripresa c'è solo per la grande industria, artigiani in affanno nei primi nove mesi del 2014. E i tassi di interesse sono alle stelle

Torna a crescere in Abruzzo il credito alle imprese, ma a beneficiarne sono solo quelle di dimensioni maggiori, con la provincia di Chieti sugli scudi. Tutto ciò mentre i tassi di interesse e i crediti che le banche non riescono più a riscuotere dai propri clienti, salgono alle stelle. A documentarlo è uno studio realizzato su dati della Banca d’Italia da Aldo Ronci per la Cna regionale.

Secondo la ricerca, tra gennaio e settembre dell’anno passato, in Abruzzo il credito ha segnato un incremento di 267 milioni di euro, passando dai 23.671 di fine 2013 ai 23.938 di fine settembre 2014, con un aumento percentuale dell’1,13%; valore di gran lunga superiore a quello nazionale, fermo allo 0,28%.

A beneficiare del nuovo “vento” sono state solo le imprese di maggiori dimensioni. Mentre la fetta destinata alle imprese artigiane si è assottigliata di 21 milioni. Barometro positivo, così, per industria (+339 milioni, con il comparto dei mezzi di trasporto in vetta alla graduatoria, grazie a un incremento di ben 109 milioni), commercio (+106) e perfino agricoltura (+5). Al contrario, apnea assoluta per costruzioni, attività ricettive e servizi, che registrano decrementi rispettivamente di 68, 20 e 11 milioni di euro.

Sul piano territoriale, ad assorbire quasi tutto l’incremento destinato al mondo delle imprese è stata, la provincia di Chieti con 269 milioni di euro, mentre Teramo e L’Aquila hanno registrano incrementi più modesti, rispettivamente di 68 e 36 milioni di euro, e la sola Pescara -22 milioni.  

Tra le note positive, la Cna conferma la tendenza al risparmio delle famiglie abruzzesi: i depositi bancari e postali, nei primi nove mesi 2014, hanno segnato un incremento di 163 milioni di euro.

Quanto alla dimensione delle banche, dopo i recenti processi di ristrutturazione che hanno interessato alcuni degli istituti più importanti della regione, ad aumentare la quota di credito sono state le banche medie e le minori (Bcc), mentre lo hanno ridotto le piccole (Carichieti, Caripe, Tercas) e soprattutto le grandi.

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