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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Caos trasporto pubblico a Chieti, i sindacati: “Saltano le corse ordinarie, a rischio i servizi domenicali”

"La vertenza La Panoramica è ancora in stallo" spiegano le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal facendo il punto sulle ultime vicende. Il caso torna dal prefetto

Nuove diffide alla Panoramica da parte dei sindacati che parlano di una “situazione fuori controllo” per quanto riguarda il trasporto pubblico a Chieti dove “saltano le corse ordinarie e sono a rischio i servizi domenicali: a rimetterci – avvertono - saranno cittadini e dipendenti”.

In una nota congiunta, le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal fanno il punto sulle ultime vicende. “Siamo all’inverosimile, un caso unico: 400.000 euro stanziati dalla Regione a seguito di una precedente vertenza delle segreterie regionali, ripartiti da una delibera di indirizzo del Comune di Chieti che li suddivide in 150.000 euro per corse aggiuntive e 250.000 euro per le spettanze dei lavoratori. A fronte di questo intervento che immette liquidità tutto sarebbe potuto andare per il meglio. Ma la società – dichiarano i segretari Franco Rolandi,  Andrea Mascitti   e  Luciano Lizzi  - apriva ogni tavolo di confronto piangendo miseria, le delegazioni sindacali ad ogni incontro venivano investite dal bilancio in rosso dell’azienda e le cause perse contro la Regione declamazioni di esercizi perdenti: peccato che le stesse organizzazioni sono però presenti anche nelle altre aziende di trasporto pubblico locale. Aziende meno fortunate che non hanno potuto avere a disposizione quelle risorse e che devono fare i conti con trasferimento di bus a vuoto perché fanno servizi extraurbani collegando paesi molto distanti dalle rimesse e con corse anche a bassissima frequentazione con ricavi che non coprono i costi mettendole in difficoltà anche maggiori. Un’azienda in rosso che però trova la possibilità di retribuire ‘ispettori in borghese’in agguato sulle linee al sol fine di sanzionare anche una minima disattenzione degli autisti, ignorando però i ritardi degli arrivi ai capolinea per tempi di percorrenza più corti su turni artatamente ancora manchevoli delle soste”. Fatto, quest’ultimo, che avrebbe inasprito ancor di più gli animi degli autisti i quali non sarebbero più disponibili a fare straordinari e avrebbero iniziato a saltare corse di esercizio ordinario se non turni interi. “Ora rischiano di saltare i servizi della domenica per l’ennesima diffida sindacale: da due anni stanno svolgendo turni senza essere retribuiti per intero” spiegano.

“A nulla sono serviti i toni forti del Comune, la presa di posizione del consigliere Febbo e persino dell’assessore regionale delegato ai trasporti che addirittura ipotizza di togliere a La Panoramica l’affidamento dei servizi – proseguono Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal - la società non ne vuol sapere: le 400.000 euro non le bastano. Nessuna corsa bis aggiunta (sebbene autorizzate dal Comune) e nessuna spettanza ai lavoratori.Sono volate parole grosse nella Commissione Trasporti del 3 ottobre chiesta dal consigliere Maurizio Costa e il Comune interviene deciso modificando la delibera inserendovi la clausola dell’accordo sindacale per far transitare i fondi: un’ azione importante, evidentemente l’attenzione c’è e potrebbe far sperare che l’assessore Rispoli effettui la verifica delle percorrenze (vi è richiesta formale in merito) a differenza della precedente amministrazione che la lasciò a metà quando si rese conto che i tempi erano molto inferiori”.

Ma il problema potrebbe ingigantirsi in quanto i lavoratori potrebbero fare ricorso sulla differenza retributiva delle ferie pregresse, “che a valle di una sentenza di Corte Europea recepita dall’accordo nazionale di categoria farebbe vincere a mani basse cifre che superano le 2500 euro procapite – sottolineano -. Oggi se i lavoratori stremati andassero in giudizio l’azienda si troverebbe un’ingiunzione di oltre 150.000 euro più le spese legali.  Sebbene la situazione possa sembrare irrecuperabile c’è una via d’uscita da questa storia in cui perdono tutti. Resta l’ultima opportunità che la società potrebbe cogliere in occasione del tavolo con il prefetto. Auspichiamo che sia dato seguito alla delibera Comunale e ne possano uscire tutti vincenti il Comune, la società, i lavoratori da troppo vessati su tutti i fronti e gli utenti. Diversamente – concludono Franco Rolandi, Andrea Mascitti   e  Luciano Lizzi - non è da escludere il default dell’azienda ed a quel punto, viste le dichiarazioni dell’Assessorato, probabilmente il Comune di Chieti potrebbe avere un interlocutore diverso che erogherebbe i servizi e noi come segreterie regionali dovremmo occuparci esclusivamente della salvaguardia dei lavoratori”.
 

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