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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Circe, Medusa e Calimera tornano in mare: le 3 tartarughe erano rimaste ferite da rifiuti e attrezzi da pesca [FOTO]

Le tre tartarughe marine sono state rilasciate al largo del porto di Ortona: erano state recuperate nei mesi scorsi grazie alle diverse segnalazioni dei cittadini

Sono state rilasciate al largo del porto di Ortona le tartarughe marine della specie caretta caretta che erano state recuperate nei mesi scorsi dopo essere rimaste ferite da rifiuti e attrezzi da pesca.

Nella mattinata di sabato 30 settembre scorso gli operatori del Centro di recupero e riabilitazione tartarughe marine "Luigi Cagnolaro" di Pescara con il supporto dei mezzi della Capitaneria di porto di Ortona hanno provveduto al ritorno in mare di Circe, Medusa e Calimera dopo le cure degli specialisti pdel Centro studi cetacei di Pescara.

La piccola Circe, che ha circa 6 anni, è stata recuperata in mare da un diportista, che l'aveva avvistata in difficoltà a circa 2 miglia al largo di Termoli: la tartaruga non poteva immergersi né alimentarsi adeguatamente, a causa di un grosso amo di palangaro che era infisso nel suo esofago. È stata sottoposta ad un intervento chirurgico per la rimozione dell'amo.

Medusa è stata invece trovata spiaggiata, lo scorso febbraio, in gravi condizioni, denutrita, disidratata e ferita probabilmente a causa dell'interazione con una rete da pesca, presentava una profonda lacerazione nella regione della spalla destra, che ha richiesto molte cure.

Anche Calimera è stata trovata in difficoltà sulla spiaggia, nel febbraio scorso, con la pinna sinistra impigliata in rifiuti di plastica. Purtroppo la sua pinna era in preda a necrosi ischemica ed è stata recisa, ma oggi Calimera gode di ottima salute, è cresciuta molto e grazie al lungo periodo di riabilitazione riesce comunque a nuotare, motivo per cui è stata giudicata idonea alla vita libera. 

Rilasciate in mare le tartarughe marine ferite

"Circe, Medusa e Calimera rappresentano tre diversi esempi di interazione antropica ad esito potenzialmente letale per la fauna marina - sottolineano dalla Capitaneria di porto di Ortona  - interazioni che sovente avvengono per le migliaia di tartarughe che abitano il nostro mare". Il loro rilascio ribadisce l’impegno della guardia costiera in tema ambientale.

Al trasporto e all’assistenza di questi tre bellissimi esemplari ha contribuito il personale militare della guardia costiera di Ortona con la otovedetta CP885.

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