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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Discarica abusiva anche di rifiuti pericolosi nel terreno di sua proprietà: denunciato un uomo

A Pescara, su un’area di circa 200 metri quadrati, abbandonati su un terreno non protetto dalle infiltrazioni, sarebbero stati trovati circa 300 metri cubi di rifiuti speciali, pericolosi e non

Un uomo della provincia di Chieti è stato denunciato per realizzazione di discarica abusiva di rifiuti pericolosi e non pericolosi e un terreno di sua proprietà in via Tiburtina Valeria, a Pescara, è stato sequestrato. 

Come ricostruisce Il Pescara, l'operazione dei militari del nucleo carabinieri forestale e del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale – Nipaaf del gruppo carabinieri forestale di Pescara, è scattata dopo le segnalazioni di alcuni cittadini e i rilievi aerei del 5° nucleo elicotteri carabinieri.

Su un’area di circa 200 metri quadrati, abbandonati su un terreno non protetto dalle infiltrazioni, sarebbero stati trovati circa 300 metri cubi di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, tra cui rottami ferrosi, cavi elettrici, batterie esauste per autoveicoli, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – Raee di varia natura (con frigoriferi contenenti ancora il compressore col relativo gas), materassi, divani, pensili da cucina, pezzi di legno e plastica, un furgone da rottamare colmo a sua volta di rifiuti (già sotto sequestro secondo le dichiarazioni del proprietario del terreno), tutto materiale pieno di ruggine e in evidente stato di abbandono o inservibile. Inoltre, adiacente al terreno, sarebbe presente una struttura metallica di circa 7x3x3 metri, anch’essa sequestrata, entro la quale sono presenti altri Raee, oltre a 13 frigoriferi e 13 batterie per autoveicoli fuori uso. I rifiuti risultano accumulati nel sito abusivo, completamente recintato e accessibile solo da via Tiburtina, probabilmente dal mese di giugno 2018 e sono in continuo aumento.

Dopo avviso al pubblico ministero, l'area, su cui sono stati effettuati anche rilievi video-fotografici, è stata sottoposta a sequestro preventivo d’iniziativa della polizia giudiziaria e data in custodia giudiziale all’indagato. "L’autore del reato - spiega una nota del gruppo carabinieri forestale di Pescara - rischia una condanna da uno a tre anni di arresto e un'ammenda da 5.200 a 50.000 euro, essendo la discarica destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi".

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