Tommaso Di Battista scomparso a Lanciano: ricerche ancora senza esito dopo nove giorni

Sono trascorsi nove giorni dalla scomparsa di Tommaso Di Battista e sei dalla denuncia sporta dalla famiglia il giorno di Ferragosto. Ma del 72enne ex dipendente della Sevel, sparito dalla sua abitazione in contrada Rizzacorno, a Lanciano, non c'è traccia.

Anche oggi vigili del fuoco, carabinieri di Lanciano e Protezione civile sono impegnati nelle ricerche, a tutto campo. Una squadra del nucleo fluviale del Saf dei vigili del fuoco ha ispezionato un invaso artificiale verso la confinante contrada di Sant'Onofrio.

In mattinata in prefettura, a Chieti, si è tenuta una riunione tra le forze dell'ordine e i volontari coinvolti nelle ricerche. In parallelo corrono le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lanciano.

Di Battista sarebbe tornato a Lanciano nella tarda serata di sabato 12 agosto da un viaggio a Caserta con la moglie. Da quel momento la donna, e nessun altro, lo ha più visto. L'uomo vive da solo in una casetta non intonacata vicino alla stalla, di fronte all'abitazione dove abitano moglie e figli.

I familiari non si sarebbero allertati subito poiché l'uomo era solito allontanarsi tra i suoi terreni e anche oltre, verso Castel Frentano. Già domenica 13 la moglie si sarebbe accorta della sua assenza, ma i carabinieri sono stati allertati il giorno di Ferragosto, quando i familiari non lo hanno visto arrivare per pranzo.

L'ultima volta Di Battista è stato visto con indosso pantaloni verdi e camicia chiara. Avrebbe portato con sé bancomat e documenti.

Nei giorni scorsi sono stati battuti campi e terreni di proprietà del pensionato. Il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco da Roseto ha ispezionato anche pozzi e il Lago Azzurro a Castel Frentano. I vigili del fuoco hanno messo in campo anche i droni e l'elicottero con camera termica. In azione, inoltre, le unità cinofile della protezione civile Ana di Atessa. Ma di Tommaso Di Battista, al momento, non c'è alcuna traccia.