Ex carabiniere di Mozzagrogna ucciso mentre faceva jogging: due condanne all'ergastolo
Antonio Cianfrone venne stato ucciso con tre colpi di pistola mentre si trovava lungo la pista ciclopedonale di Spinetoli (Ascoli Piceno). La corte di cassazione ha confermato l'ergastolo nei confronti di una coppia di coniugi
È stata confermata la condanna all'ergastolo per Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli, i due coniugi di origini pugliesi accusati dell'omicidio di Antonio Cianfrone, ex carabiniere originario di Mozzagrogna che il 3 giugno del 2020 venne ucciso mentre faceva jogging su una pista ciclabile nella frazione San Pio di Spinetoli (Ascoli Piceno) vicino a Monsampolo del Tronto, dove viveva.
Come scrive Today.it, la corte di cassazione ha confermato l'ergastolo stabilito un anno fa dalla corte d'assise d'appello di Ancona: moglie e marito erano accusati di concorso di omicidio premeditato e porto abusivo di arma in relazione all'assassinio dell'ex militare.
In primo grado la corte d'assise di Macerata aveva condannato all'ergastolo solo Spagnulo e a 16 anni Angiulli. Una sentenza che il procuratore capo di Ascoli Umberto Monti aveva impugnato. I giudici maceratesi nell'emettere la sentenza il 23 giugno 2022 avevano concesso alla donna l'attenuante della minima partecipazione, che ha determinato la condanna a 16 anni. Una condanna, secondo la magistratura ascolana, congrua in base al ruolo avuto anche da lei nell'omicidio. In secondo grado anche lei è stata condannata all'ergastolo.
I due coniugi hanno sempre negato di aver ucciso l'ex vicecomandante della stazione dei carabinieri di Monsampolo, ma le loro versioni non hanno mai convinto inquirenti e giudici. Ora la corte di cassazione ha respinto anche il ricorso presentato dagli avvocati difensori della coppia Alessandro Angelozzi e Felice Franchi, rendendo di fatto definitiva la condanna all'ergastolo.
