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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Muore a 61 anni dopo un malore in casa, donati tutti gli organi

Un 61enne della provincia di Chieti era arrivato in ospedale in condizioni disperate, dopo l'accertamento di morte cerebrale i familiari hanno autorizzato il prelievo di cuore, fegato, reni e cornee

Stroncato da un malore a 61 anni, un uomo della provincia di Chieti ha compiuto un atto di generosità estremo che permetterà di salvare delle vite.

Il gesto, avallato dai familiari, è la donazione di cuore, fegato, reni e cornee dopo che ne era stata accertata la morte encefalica.

Il 61enne era arrivato in ospedale, al Santissima Annunziata, nella serata del 29 settembre, in condizioni disperate e già in stato comatoso, dopo aver accusato un malore in casa. La presenza di un’emorragia molto estesa aveva precluso la possibilità di un intervento di neurochirurgia. L'uomo era stato intubato e ricoverato in Rianimazione.

Le condizioni generali sono peggiorate progressivamente, così ieri intorno alle 14 è stato avviato l’accertamento di morte cerebrale, concluso il quale i sanitari hanno chiesto alla famiglia l’assenso al prelievo degli organi.

Nonostante il momento di profondo dolore e smarrimento per l’evoluzione rapida di una situazione che non lasciava margini di speranza, i congiunti hanno autorizzato l’avvio formale delle procedure per la dichiarazione di cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo e la certificazione di morte.

Nel frattempo è stato allertato il Centro regionale trapianti, per la necessaria verifica della “domanda” espressa dai diversi ospedali, e questa mattina, poco prima delle 8, è stato effettuato il prelievo degli organi ritenuti idonei: il cuore è stato destinato a Padova, i reni e le cornee all’Aquila e il fegato al Gemelli a Roma.

“Tutta l’équipe della Rianimazione, con medici e infermieri, si è mobilitata per portare a termine questa complessa procedura - spiega il direttore dell’Unità operativa Salvatore Maggiore - Il prelievo del cuore, infatti, è un’operazione complessa non proprio frequente, che abbiamo portato a termine con successo e con il preciso intento di dare possibilità di salvezza a qualche paziente in attesa di trapianto. I nostri sentimenti di gratitudine vanno alla famiglia che ha accolto la nostra richiesta pur nel dolore devastante della perdita improvvisa di un uomo ancora giovane. Com’è noto, l’ospedale di Chieti è attento e sensibile al tema della donazione di organi, come dimostrano i casi registrati negli ultimi tempi. E continueremo su questa strada, affinché da un fine vita possa generarsi vita nuova, nel segno della solidarietà e di quel senso di umanità di cui abbiamo tutti bisogno”.

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