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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Rapino

Insulta il sindaco, si pente e chiede scusa: "Grazie per non aver proseguito nelle azioni penali"

La lettera di un cittadino rapinese, titolare di un esercizio commerciale, imputato del reato di diffamazione nei confronti del sindaco Micucci

"Chiedo scusa al sindaco Rocco Mícucci e a tutti i cittadini dí Rapino se quanto da me scritto sui social, e detto più volte, in quanto non corrispondente alla verità, possa essere risultato offensivo e diffamatorio. Chiedo scusa perché riconosco che il mio comportamento e i miei scritti hanno minato la serenità del sindaco e dell'intera comunità, ponendo immotivatamente in cattiva luce l'operato dell'amministrazione comunale".

Inizia così la lettera di un cittadino rapinese, titolare di un esercizio commerciale, imputato del reato di diffamazione nei confronti del sindaco Micucci per avere affermato che lo stesso 'ha preso dei soldi in occasione di alcuni lavori fatti eseguire dal Comune inerenti il consolidamento della Chiesa di San Giovanni', e per avere accusato sempre Micucci di 'avere acquistato per conto dell'Ente mascherine per favorire società amiche'.

"Chiedo scusa - prosegue la lettera del cittadino pentito - per aver diffuso notizie con le quali, in relazione alle richieste di suolo pubblico per il mio locale, ho fatto intendere di essere vittima di trattamenti vessatori, mentre cercavo di ottenere situazioni vantaggiose senza tenere conto della pubblica incolumità di tutti i cittadini; chiedo scusa perché riconosco che gli uffici del Comune di Rapino hanno agito solo nel rispetto delle norme, senza alcun altro intento nei confronti miei e della mia attività; ringrazio il Comune di Rapino per aver accolto ogni mia richiesta dí utilizzo del suolo pubblico per eventi e serate fatta nel rispetto delle norme; ringrazio il sindaco per aver accettato le mie scuse e per non aver proseguito nelle azioni penali nei miei confronti, mostrando comprensione verso i miei atti e la mia persona".

Poco dopo la pubblicazione della lettera sui social è arrivato il commento del primo cittadino che ha sottolineato come "riconoscere i propri errori è una presa di coscienza di ciò che non doveva essere detto o fatto. Chiedere scusa è un gesto forte e che richiede coraggio. Alla luce di tutti gli eventi accorsi, di quanto detto e scritto, l'amministrazione comunale e gli Uffici comunali accettano le scuse sperando che siano sincere e non di circostanza solo per evitare future conseguenze legali, auspicando una distensione dei rapporti, che possano tornare ad essere rapporti civili e di scambio tra le parti, ed una collaborazione futura qual ora ce ne sia la necessità. Ricordando che il Comune ha da sempre operato nel rispetto delle regole ed è al fianco di cittadini e attività".

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