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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Risultava invalido al 100%, ma guidava la macchina e andava in palestra: denunciato un uomo

Secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza, sostituendo il nome sulle documentazioni che accertavano la grave patologia psichiatrica di un familiare, per due anni avrebbe percepito la pensione di invalidità, riuscendo a ingannare anche la commissione medica

Per due anni sarebbe riuscito a fingersi invalido al 100%, ottenendo la dichiarazione di permanente inabilità al lavoro e il diritto a ricevere una prestazione economica di sostegno. Ma l'uomo, stando a quanto accertato dalla guardia di finanza del comando provinciale di Chieti, stava benissimo: si era impossessato dei certificati medici di un familiare, realmente affetto da patologie invalidanti, modificando il nome sui documenti. Ora, deve rispondere di truffa aggravata e falsità materiale e restituire oltre 16mila euro percepiti dall'Inps.

La truffa è stata scoperta dalle fiamme gialle, allertate dalla segnalazione di un cittadino al numero di pubblica utilità 117. Secondo quanto ricostruito dal comando provinciale, l'autore della telefonata aveva raccontato di come il presunto invalido, in realtà, pur incassando una pensione di invalidità civile per gravi patologie psichiatriche, conducesse una vita del tutto normale, fatta anche di svago in palestra e di viaggi alla guida della propria auto. 

A quel punto, è scattata l'indagine: i finanzieri, anche tramite appostamenti e rilievi fotografici, hanno scoperto come quello che era stato segnalato come falso invalido fosse riuscito a ottenere la certificazione. 

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, l'uomo si sarebbe appropriato della documentazione medica del congiunto, inserendovi il suo nome, riuscendo così a trarre in inganno i membri della commissione medica che, in seguito, gli avevano riconosciuto l'invalidità al 100%.

I finanzieri hanno inoltre acquisito certificazioni sanitarie prodotte da strutture pubbliche, che sono poi risultate totalmente false, perché riferite a visite mediche mai effettuate. 

Dunque, le fiamme gialle teatine hanno segnalato all'Inps la somma illecitamente percepita, per far interrompere l'erogazione e far partire il recupero di oltre 16mila euro. 

Ora, l'autorità giudiziaria ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini nei confronti dell'uomo, indagato per truffa aggravata in danno dell'ente erogatore e falsità materiale. 

"L'operazione - commenta il comandante provinciale della guardia di finanza, colonnello Michele Iadarola, in una nota - testimonia la considerazione che il cittadino manifesta nei confronti della guardia di finanza e del senso di legalità economico-finanziaria che infonde. Nello specifico, con il contrasto alle frodi nel settore assistenziale è stato garantito l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto".

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