Lanciano: donati reni e cornee, andranno a pazienti dell'ospedale dell'Aquila
La notte scorsa da un paziente di 50 anni, arrivato al Renzetti con una grave emorragia cerebrale, sono stati espiantati gli organi dopo l'accertamento di morte cerebrale e il consenso della famiglia. Il fegato, che sarebbe dovuto andare a Bologna, era però compromesso
Un uomo di 50 anni di Lanciano, morto dopo alcuni giorni di ricovero in Rianimazione all’ospedale Renzetti, ha donato reni e cornee. L’espianto è avventuo la scorsa notte, dopo le procedure che hanno portato all’accertamento di morte cerebrale, avviate dopo che gli esami neurologici e fisiologici avevano evidenziato la cessazione dell’attività encefalica.
Gli organi sono stati prelevati da un'équipe dell'ospedale dell'Aquila. Il fegato era stato destinato a Bologna, ma l’equipe del capoluogo emiliano, arrivata appositamente a Lanciano, ha dovuto rinunciare a espiantare perché l’organo era gravemente compromesso, anche per problemi di salute preesistenti del paziente.
L’uomo, abruzzese, era arrivato pochi giorni fa in ospedale: le sue condizioni erano gravissime a causa di un’emorragia cerebrale molto estese. Ieri mattina (sabato 7 febbraio) il responsabile della Rianimazione, Donato Giordano, dopo alcuni esami diagnostici ha constatato per primo l’assenza di attività cerebrale. A quel punto i familiari hanno acconsentito alla donazione e sono state avviate le procedure necessarie per l’espianto, ance con il coordinatore dei prelievi, Fabrizio Fumarola.
Al termine del periodo di osservazione e dopo che il collegio di medici appositamente costituito ha dichiarato lo stato definitivo e irreversibile di morte cerebrale, è stato eseguito l'espianto.
"In situazioni di questo genere è fondamentale il ruolo dei medici della Rianimazione - sottolinea Luigi Vitacolonna, direttore dell'unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Lanciano - che devono assicurare al paziente le migliori condizioni possibili per sopportare il prelievo. Un contributo importante è stato offerto anche dal personale della sala operatoria: insomma abbiamo fatto un lavoro di squadra per concretizzare un atto di generosità che darà una nuova speranza di vita ad altri malati".
Gli organi donati saranno utilizzati dall'ospedale dell'Aquila.