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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Civitella Messer Raimondo

Danni alle tartufaie durante la raccolta con una lavorazione vietata: due uomini rinviati a giudizio

Due 39enni devono rispondere dei reati di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, distruzione o deturpamento di bellezze naturali

Sono accusati del reato di danneggiamento aggravato, perché, secondo l'accusa, avrebbero deteriorato alcune tartufaie, compromettendone lo stato di conservazione e l'habitat naturale, all'interno di un'area classifica come zona A1 a conservazione integrale, nel comune di Civitella Messer Raimondo. 

Per questo due uomini di 39 anni sono stati rinviati a giudizio e, dopo una lunga e complessa attività d'indagine, i militari del nucleo carabinieri forestale di Villa Santa Maria, con il coordinamento della procura della Repubblica di Chieti, hanno notificato ai due un avviso di garanzia. 

Gli investigatori hanno acquisito le immagini di alcune fototrappole installate in luoghi interessati dall'illecita lavorazione andante del terreno, riuscendo così a risalire all'identità dei due indagati. 

La cosiddetta “zappatura” è una pratica vietata dalla legislazione italiana, in quanto considerata fortemente dannosa per il patrimonio naturale, tanto più che l’Unesco ha dichiarato le tartufaie naturali “Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”.

I carabinieri forestali ricordano che la ricerca e la raccolta dei tartufi devono essere effettuate in modo da non arrecare danno alle tartufaie, avvalendosi di un cane appositamente addestrato e, per l’estrazione dal terreno, solo di attrezzi idonei. L’utilizzo del cane addestrato permette di localizzare il punto preciso dove è localizzato il tartufo, consentendo inoltre l’individuazione dei soli esemplari maturi. L’impiego del vanghetto o della zappetta (per la sola provincia di L’Aquila), quando non sia possibile estrarre il fungo direttamente con le mani, consente inoltre di limitare al minimo i danni alle radici delle tartufaie; si ricorda, inoltre, come le buche scavate per l’estrazione dei tartufi, debbano essere obbligatoriamente riempite con il terriccio precedentemente asportato.

I due uomini denunciati devono rispondere dei reati di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, distruzione o deturpamento di bellezze naturali e rischiano l’arresto fino a un anno o l’ammenda fino a 6.197 euro.

Indagini tartufi carabinieri forestali-2

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