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Cronaca

Acqua di pozzo per la produzione di conserve e condizioni igieniche precarie: stop all'attività di una ditta

I carabinieri del Nas con l'ausilio dei forestali hanno rilevato anomalie nel laboratorio di una ditta di conserve ubicata nel chietino

Nel corso di una serie di controlli coordinati con altri reparti speciali i carabinieri del Nas di Pescara dell’Arma, in collaborazione coi colleghi del gruppo forestale di Chieti, hanno segnalato all’autorità sanitaria e amministrativa i responsabili di una ditta dedita alla produzione di conserve vegetali, la cui attività è stata sospesa.

I responsabili sono accusati di aver utilizzato acqua di pozzo, non controllata analiticamente, e senza le previste evidenze in h.a.c.c.p., per la produzione di conserve vegetali in salamoia e di aver omesso di rimuovere carenze igienico sanitarie e strutturali del laboratorio.

Il dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti, intervenuto su segnalazione dei carabinieri, ha disposto immediata sospensione dell’attività produttiva (della quale il Nas non ha reso noti ulteriori dettagli) nonché il blocco e il divieto di commercializzazione di 19.000 confezioni di conserve.

Il valore del provvedimento, comprensivo delle attrezzature e dei prodotti posti sotto sequestro, ammonta a oltre un milione e mezzo di euro.

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