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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Archeologia in lutto per la scomparsa di Anna Maria Bietti Sestieri, per 8 anni soprintendente archeologo dell'Abruzzo

Luminare della protostoria, aveva 80 anni. Fu soprintendente dal 1995 al 2003

È morta all'età di 80 anni l'archeologa Anna Maria Bietti Sestieri, nota a livello internazionale come uno dei maggiori studiosi di protostoria del nostro Paese.

La sua carriera si è svolta anche in Abruzzo, dove fu soprintendente archeologico dal 1995 al 2003. Successivamente fu ordinario di preistoria e protostoria all'Università del Salento, della quale era professore emerito; dal 2003 al 2009 ricoprì la carica di presidente dell'Istituto italiano di preistoria e protostoria. Accademica dei Lincei, autrice di nuerose pubblicazioni, Bietti Sestieri fu anche dirigente per il settore Musei e Parchi archeologici presso la direzione generale per i Beni archeologici del Ministero.

In Abruzzo ha contribuito in odo determinante all’allestimento del museo della Civitella a Chieti e di quello di San Salvo. Viene ricordata per uno stile “molto autorevole e poco autoritario”, a detta dei colleghi, e per l’incessante ricerca del dialogo con le istituzioni locali e particolarmente con l’amministrazione comunale teatina. Prima di terminare l’incarico in Abruzzo donò un cospicuo quantitativo di volumi di archeologia e storia antica, detti “Fondo Sestieri”, alla biblioteca archeologica di Villa Frigerj. "Possiamo ricordare la sua presenza in Abruzzo come determinante per l’impulso che seppe dare sia alla ricerca e alla tutela sia alla divulgazione e alla valorizzazione delle conoscenze, in una continua interazione con il territorio locale e con una grande attenzione agli stimoli provenienti dai contesti nazionali e internazionali" dicono dalla Soprintendenza Abap per le province di Chieti e Pescara.

Anche la sede abruzzese della Confederazione Italiana Archeologi esprime profondo cordoglio per la scomparsa della professoressa Anna Maria Bietti Sestieri e, in un messaggio, la ricorda così: "Voce autorevole e mai scontata della protostoria italiana, Bietti Sestieri ha iniziato la sua carriera con l'etruscologia, concentrandosi poi sull'età del Ferro e il sito chiave di Osteria dell'Osa. La sua carriera si è svolta presso la Soprintendenza (Roma e Abruzzo) ma anche in ambito accademico, insegnando per diversi anni all'Università del Salento e formando numerosi studenti e studentesse, oltre ad avere svolto l'incarico direttivo dell'Istituto italiano di preistoria e protostoria. Ha scritto un manuale e numerosi articoli fondamentali per lo studio dell'età del Bronzo e del Ferro della penisola italiana e delle isole, con un grande interesse per i cambiamenti sociali, la metallurgia, i contatti nel Mediterraneo, e un focus particolare sul sito di Frattesina. Una perdita scientifica e umana enorme".

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