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Cronaca Lanciano

Acacie trabocco Turchino, Pupillo: "Siamo stati chiari"

Continua la querelle tra Lanciano e San Vito sorta dopo che il capoluogo frentano si era offerto di fornire legna da impiegare nella ricostruzione del Trabocco del Turchino

Rischia di trasformarsi sempre più in un duello rusticano la querelle tra Lanciano e San Vito sorta dopo che il capoluogo frentano si era offerto di fornire legna da impiegare nella ricostruzione del Trabocco del Turchino, crollato in seguito a una mareggiata. Dopo le dichiarazioni del sindaco di San Vito, Rocco Catenaro, ora tocca al suo collega lancianese, Mario Pupillo, che spiega:

«In seguito a contatti avviati con la ditta Tenaglia, con il dovuto anticipo sui tempi utili al prelievo dei fusti di acacia, all’amministrazione di Lanciano non risultava in alcun modo che il Comune di San Vito avesse, come invece sostiene, già individuato le aree ove reperire le piante di acacia e che queste fossero sufficienti per la ricostruzione della struttura. Né risultava che l’amministrazione di San Vito si fosse posta il problema prima del 13 agosto, quando il sindaco Catenaro non ravvisava alcun motivo per ritenere “inutili” le acacie lancianesi».

Pupillo afferma di aver chiesto a Catenaro, con una telefonata effettuata nel pomeriggio di mercoledì 13, se poteva annunciare questa volontà, frutto di esclusivo interesse culturale e artistico. Ricevuto l'assenso di Catenaro, Pupillo ha proceduto a comunicare alla stampa e alla ditta quelle che erano le intenzioni del Comune di Lanciano.

«In caso contrario - precisa il primo cittadino frentano - mi sarei tirato indietro. Questa è la verità sul fatto anche se qualcuno esprime, artatamente, valutazioni contrarie, che rinvio al mittente, che mettono in dubbio la chiarezza del Comune di Lanciano».

Pupillo auspica che per il futuro i diversi municipi «sappiano dimostrare il possesso di una maggiore dose di spirito di coesione territoriale» e augura all’amministrazione di San Vito «che gli esperti giudichino utili le materie prime individuate con obiettivo ritardo».

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