Come smaltire l’amianto
Bisogna rimuoverlo in sicurezza
La polvere prodotta dall’amianto può causare malattie respiratorie e cancro, nei casi peggiori, motivo per cui è necessario eliminarlo. Nel 1992 infatti questo materiale è stato vietato in Italia e in Europa. Noto anche come eternit, questo veniva utilizzato in edilizia per la copertura di edifici, case e talvolta anche per oggetti di uso quotidiano.
È resistente e isolante, motivo per cui era utilizzato insieme a cemento e vernici, per produrre piastrelle, tetti e rivestimenti di pareti di casa.
Nonostante sia stato vietato, è ancora presente in molti edifici. Se presente, va rimosso e smaltito. Vediamo come.
Come rimuovere l’amianto
Non c’è obbligo di eliminazione: i proprietari però devo effettuare controlli e manutenzione. Se l’amianto è intatto, bisogna verificare se ci sono dei rischi. Se rovinato, è necessario rimuoverlo.
In presenza di amianto friabile, è necessario effettuare una comunicazione alla Asl di Chieti e procedere allo smaltimento. Nel caso in cui la quantità è inferiore a 900 kg si può smantellare l'Eternit in autonomia, ma vista la pericolosità è meglio rivolgersi agli specialisti.
La ditta di competenza dovrà:
- fare un sopralluogo per verificare la presenza dell’amianto
- inviare la documentazione e le autorizzazioni alla Asl di riferimento 30 giorni prima dell’inizio dei lavori
- incapsulare l’Eternit con prodotti ricoprenti
- bonificare le superfici su cui l’amianto poggiava
- rimuovere il prodotto
- smaltire l’amianto
Materiali alternativi
L’amianto aveva comunque immensi vantaggi, come può essere sostituito? Ci sono in commercio altri materiali ugualmente efficienti ma sicuri, quali:
- schiuma di poliuretano
- fibra di cellulosa
- farina di plastica termoindurente
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Pittura per incapsulamento amianto