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Dermatite atopica e alopecia areata: un’abruzzese illustra un farmaco, ora rimborsabile

La dermatite atopica e l’alopecia areata sono due patologie della pelle rispettivamente di tipo infiammatorio e autoimmune, che hanno pesanti ricadute sulla qualità della vita di chi ne è affetto

C’è un farmaco autorizzato per curare la dermatite atopica e l’alopecia areata. Ne parla l’abruzzese Maria Concetta Fargnoli, vicepresidente SIDeMaST e professore ordinario di dermatologia università degli studi dell’Aquila.

Si chiama Baricitinib, inibitore orale delle Janus chinasi (Jak), rimborsabile in fascia H per i pazienti candidati a una terapia sistemica affetti da alopecia areata severa e da dermatite atopica severa in associazione a corticosteroide topico.

Il via libera alla rimborsabilità da parte del Ssn è arrivato dopo che Ema (European Medicine Agency) ha approvato nel 2020 l’uso di Bariticinib per la dermatite atopica moderata-severa e nel 2022 per l’alopecia areata severa, patologia per la quale è il primo farmaco autorizzato. 

La dermatite atopica e l’alopecia areata sono due patologie della pelle rispettivamente di tipo infiammatorio e autoimmune, che hanno pesanti ricadute sulla qualità della vita di chi ne è affetto: disturbi del sonno, depressione, ansia, difficoltà a socializzare con conseguenze negative anche sulla vita lavorativa.

Associate erroneamente a un disagio prettamente estetico, colpiscono circa il 5-8% della popolazione nel caso della dermatite atopica e lo 0,2% nel caso dell’alopecia areata ovvero circa 117.966 pazienti (popolazione di riferimento 2022).

Per quanto riguarda la dermatite atopica nell’adulto, si tratta di una patologia di cui soffrono pazienti di età compresa tra i 20 e i 40 anni, mentre l’alopecia areata, con perdita a chiazze o totale di capelli, ciglia, sopracciglia, può comparire a qualsiasi età, senza distinzione di genere.

Mario Picozza, presidente Andea (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) e FederAsmallergie, ricorda come la dermatite atopica lo accompagni quasi dalla nascita e abbia condizionato con prepotenza i suoi affetti, il suo lavoro, la sua vita. Sottolinea come si tratti di una patologia cronica che spesso toglie il sonno, che compromette la vita intima e sociale, che apre a discriminazioni perché provoca lesioni visibili. Per questo, poter disporre di nuove opzioni terapeutiche è fondamentale perché il paziente possa recuperare quelle dimensioni di vita che la malattia gli ha tolto o fortemente compromesso. 

Puntualizza la prof.ssa Maria Concetta Fargnoli, vicepresidente SIDeMaST e professore ordinario di dermatologia università degli studi dell’Aquila: “Le persone con la dermatite atopica affrontano quotidianamente disturbi legati al prurito che impattano pesantemente sulla loro sulla qualità di vita, con gravi ripercussioni sulla vita sociale e relazionale. Bariticinib è un farmaco già largamente utilizzato nel trattamento dell’artrite reumatoide, con un profilo di sicurezza ben caratterizzato, e che ha poche interazioni farmacologiche. Sul piano terapeutico, come dimostrato dagli studi Breeze Ad7 e Breeze Ad3, ha il vantaggio di migliorare rapidamente il prurito e gradualmente le lesioni della pelle. La rimborsabilità è un’ottima notizia anche perché sono ancora poche le terapie sistemiche per questa patologia”.  

Anche l’alopecia areata ha ripercussioni gravi sulla vita delle persone che ne sono affette: infatti, non si tratta solo di una condizione o un “problema” estetico determinato dalla caduta dei capelli ma di una malattia autoimmune che ha un impatto psicologico e sociale grave per i pazienti che troppo spesso subiscono episodi di bullismo e stigma legati alla scarsa conoscenza di questa malattia. Claudia Cassia, presidente di Aipaf - Associazione Italiana Pazienti Alopecia and Friends OdV, racconta che l’associazione è impegnata nel fare informazione corretta e in attività di sensibilizzazione anche a livello istituzionale, affinché all’alopecia areata sia data la giusta dignità e sia riconosciuta dal Ssn come malattia cronica, venga inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza, venga garantita una nuova e migliore presa in carico e gestione dei pazienti per tutelarne appieno il diritto alla salute e alla cura. 

“L’alopecia areata è una patologia di cui si parla poco, fino ad ora con scarsa possibilità di cura, ma con gravi ripercussioni sulla stabilità emotiva, la vita privata e sociale di chi ne è colpito - conferma la prof.ssa Maria Concetta Fargnoli. La rimborsabilità per Bariticinib è un grande passo avanti perché è stato il primo farmaco approvato per il trattamento di questa patologia e gli studi Brave Aa1 e Brave Aa2 ne hanno ampiamente dimostrato sicurezza ed efficacia”.  

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