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Domenica, 28 Aprile 2024
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Violenza in pronto soccorso, in arrivo vetrate antisfondamento e rafforzamento della vigilanza

Visita al policlinico dell'assessore Verì dopo l'episodio di violenza da parte di un utente alticcio e impaziente. Misure di sicurezza rafforzate nei pronto soccorso di Chieti e Vasto

Non solo un’occasione per esprimere solidarietà e vicinanza agli operatori coinvolti, ma anche l'opportunità per fare il punto sullo stato di avanzamento degli interventi messi in campo dalla Asl per migliorare la sicurezza di operatori e utenti.

L’assessore alla salute, Nicoletta Verì, ha visitato questa mattina il pronto soccorso del policlinico di Chieti, dove nei giorni scorsi un uomo ha dato in escandescenze, sferrando un pugno al vetro del triage che solo fortunatamente non è andato in frantumi colpendo l’infermiere in servizio.

Il direttore generale della Asl, Thomas Schael, il direttore sanitario, Maria Di Sciascio, e il responsabile aziendale della protezione e sicurezza, Rocco Mangifesta, hanno illustrato all’assessore gli interventi previsti (le procedure amministrative sono già in corso e dovrebbero concludersi entro 90 giorni) sui pronto soccorso di Chieti e Vasto, dove saranno installate nuove vetrate blindate antisfondamento e porte antieffrazione per garantire la separazione tra aree di attesa e aree di cura.

È stato inoltre implementato il servizio di vigilanza privato affidato alle guardie giurate, che dovranno occuparsi del filtraggio degli accessi alle sole persone autorizzate: a Chieti sono presenti due unità, mentre a Vasto si è deciso che il potenziamento estivo che scatterà il primo agosto, sarà mantenuto anche nei mesi successivi. Contestualmente, a Chieti è stato esteso a 12 ore l’orario di servizio del posto di polizia, ma le forze dell’ordine garantiranno (come in tutti gli altri presidi della Asl) il tempestivo intervento in qualunque momento in caso di necessità.

“Aggressioni e intemperanze nei pronto soccorso – commenta la Verì – vanno sempre stigmatizzate con forza, perché impattano non solo sugli operatori sanitari che stanno svolgendo il loro lavoro, ma anche sugli altri pazienti che sono costretti ad assistere a certe scene in un momento in cui già si trovano in una situazione di fragilità. Oltre agli interventi strutturali previsti dalla Asl, stiamo lavorando anche su altri fronti per ridurre i tempi di permanenza dell’utente in pronto soccorso: come ad esempio la possibilità di evitare un secondo passaggio proprio in pronto soccorso per le dimissioni, dopo la visita specialistica in altro reparto. Con il piano di digitalizzazione in corso, infatti, si cercherà di concludere la procedura nell’unità operativa dove il paziente è stato visitato, tagliando di molto le tempistiche e il conseguente affollamento in pronto soccorso”.

In corso ci sono inoltre i percorsi formativi del personale addetto ai servizi di emergenza-urgenza, voluti dall’assessore e gestiti dall’università dell’Aquila. Sono stati scelti dei referenti per ogni Asl, che concluso il corso procederanno alla formazione di tutti gli altri operatori.

Dopo la visita in pronto soccorso la Verì ha incontrato il prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, e il questore, Francesco De Cicco, che hanno ribadito la piena disponibilità – ognuno per la propria sfera di competenza – a collaborare con la Asl, con la quale è stato avviato un tavolo tecnico sulla sicurezza lo scorso aprile. Tavolo istituito dal prefetto sulla base delle linee guida nazionali del ministero dell’Interno, che dettano precise disposizioni per garantire la sicurezza di coloro che operano o si recano negli ospedali. Prescrizioni recepite dalla Asl proprio con gli interventi strutturali programmati e in fase di attuazione.

“L’emergenza sicurezza nei pronto soccorso – conclude l’assessore – coinvolge purtroppo tutto il Paese e sta condizionando ulteriormente la già scarsa attrattività per i medici più giovani verso una disciplina che sconta una carenza di specializzati ogni anno più grave, anche per le implicazioni medico-legali che comporta. Da parte nostra c’è il massimo impegno a lavorare con le altre istituzioni su tutti gli aspetti, compreso quello di una maggiore sensibilizzazione degli utenti al corretto accesso al pronto soccorso, perché non possiamo permetterci di mettere a rischio la stessa esistenza di un servizio di emergenza fondamentale che salva ogni anno migliaia di vite”.

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