"Mi chiamo Gino, e stapposte". Lui è Gino Bucci ma per tutti è "L'abruzzese fuori sede" dal nome della sua pagina Facebook che conta oltre 200 mila followers e narra della cultura e delle tradizioni abruzzesi.

Gino, 30 anni, ha creato il profilo social, quasi per gioco, nel 2014. Ora quella pagina blog di Facebook si è allargata a Instagram. 

La novità, però, è che Gino ha deciso di raccogliere tanti suoi racconti in un libro, che in questi mesi sta facendo letteralemente il giro dell'Abruzzo (107 tappe fissate) per essere presentato agli appassionati. Che sono tantissimi, perché a ogni appuntamento con Gino piazze e sale sono stracolme. 

Una vita caratterizzata dalla routine tra il suo Abruzzo e il luogo degli studi universitari, Roma prima e Bologna poi che lo hanno portato a conseguire la laurea in Lettere. Ora Gino presenta il suo libro: "Rime toscibili" che si potrebbe tradurre in "rime discutibili".

Tra un autografo, un'intervista e uno scambio di battute con i fan (c'è chi non si perde una presentazione) l'Abruzzese fuori sede parla di sè e della sua regione affrontando la timidezza e il clamore.

Lo abbiamo intervistato a Francavilla al Mare insieme a Gabriele La Rovere, figlio di Giustino, divenuto celebre per la sua intervista al tg regionale della Rai, durante la grande nevicata del 2012 a Chieti, divenuta virale grazie alla schiettezza del suo "La neve l'ha sembre fatto...stetv a la cas" che l'Abruzzese fuori sede ha celebrato come "il messia, la leggenda, il filosofo massimo dei nostri tempi".

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