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"Chiediamo risposte sullo stato del servizio idrico": l'associazione Acqua Nostra chiede chiarezza

La presidente Vittoria Camboni elenca una serie di problematiche e chiede soluzioni immediate

L'associazione Acqua Nostra di Ortona, in prossimità della giornata Mondiale dell’acqua, fa sapere di voler "stimolare l'attenzione dei cittadini, degli amministratori locali, delle istituzioni e degli organi di stampa, sullo stato complessivo della gestione del servizio Idrico del nostro territorio. Chiediamo risposte ad interrogativi che ci siamo posti e ad altri che sono sopraggiunti".

La presidente Vittoria Camboni elenca una serie di problematiche. "Ad aprile del 2022 I’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato una sanzione al Gestore Sasi di circa 600mila euro, in quanto la società si è adeguata in ritardo agli obblighi informativi relativi alla disciplina sulla prescrizione biennale. A riguardo si chiede se la sanzione è stata pagata e in che modo. Si può avere contezza del fatto che nessun contributo al pagamento della sanzione è stato o sarà a carico degli utenti?

A gennaio del 2023 l'associazione ha presentato un esposto ai Nas sullo stato igienico sanitario dei serbatoi e delle sorgenti ma, ad oggi, nessuna risposta ci è giunta dagli organi competenti e ancora non sappiamo se sono stati fatti gli interventi di adeguamento nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, come previsto dalla legge.

Sono state fatte segnalazioni all'Ersi, Ente Regionale Risorse Idriche deputato al controllo analogo, su concorsi e nomine di direttori in assenza di bando pubblico, nonché sullo svolgimento di concorsi, selezioni e promozioni del personale realizzati, secondo noi, senza alcun rispetto delle procedure cui sono soggette le società a capitale pubblico; anche dall'Ente regionale non abbiamo avuto alcuna risposta.

È, infine, passata inosservata la notizia di investimenti milionari sulla costruzione di un potabilizzatore e il potenziamento di condotte adduttrici. Anche tali investimenti, secondo noi, non risolvono il problema della scarsità di acqua patita nel nostro territorio, interessato, per lo più, dalla smisurata dispersione idrica sulle reti. Il problema è a valle, anziché a monte, di conseguenza sarebbe opportuno convogliare gli investimenti sul recupero delle perdite dei grandi centri. Il paradosso è che si vuole aumentare la portata di acqua( per altro di lago) mentre a valle persistono perdite nettamente superiori all’acqua immessa.

Si resterà vigili sulle problematiche esposte e si resta in attesa che gli organi competenti diano a noi ed ai cittadini le risposte. Non desideriamo che alcune insufficienti gestioni siano l'alibi per consegnare il sistema ai privati".

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