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Sicurezza degli alunni a rischio, tornano le strade scolastiche a Lanciano

Dal 26 febbraio, negli orari di ingresso e di uscita, saranno in vigore i divieti alle auto davanti alle scuole Principe di Piemonte, Eroi Ottobrini e D'Annunzio. Mastrangelo ('1000 Alberi'): "Finalmente ma è un errore escludere la Mazzini"

Dopo l'ennesimo incidente sfiorato davanti a scuola, dove un alunno ha rischiato di essere investito da un'auto in retromarcia, a Lanciano tornano le 'strade scolastiche', ovvero le zone di rispetto intorno alle scuole temporaneamente chiuse al traffico veicolare per permettere l'ingresso e l'uscita dei ragazzi.

Con un'ordinanza del 21 febbraio, il settore mobilità e traffico del Comune ripristina il provvedimento su tre delle quattro scuole dove era stato sperimentato lo scorso anno. Più volte l'associazione “1000 Alberi”, che gestisce il servizio Piedibus (l'accompagnamento organizzato a scuola), ha chiesto all'amministrazione la riattivazione delle strade scolastiche, ma finora era rimasta inascoltata.

Le strade scolastiche torneranno adesso attive da lunedì 26 febbraio, e fino al 30 giugno 2024, davanti alla scuole primarie Principe di Piemonte ed Eroi Ottobrini e all'istituto D’Annunzio nel quartiere Santa Rita. È stata esclusa, invece, la scuola media Mazzini, dove lo scorso anno – secondo l'amministrazione – si sono registrati disagi e proteste.

Nelle fasce orarie 7.40-8.40 e 12.40-13.40, saranno istituiti il divieto di transito e di sosta in: viale Marconi, nel tratto compreso tra via Righi e via Spaventa (Eroi Ottobrini); via Marfisi, tra via Villante e via Masciangelo (D'Annunzio); via Zara, via Montegrappa e piazza Unità d’Italia (Principe di Piemonte).

“In merito all’ordinanza n°42 del 21/2/24 che reintroduce seppur tardivamente le strade scolastiche, la nostra associazione non può che essere soddisfatta – commenta il presidente di “1000 Alberi”, Franco Mastrangelo - perché si tratta di un provvedimento che garantisce sicurezza e salute di tutti i frequentatori piccoli e grandi degli istituti e non soltanto dei partecipanti al Piedibus. Rileviamo negativamente che viene esclusa la scuola Mazzini che ne beneficiava lo scorso anno scolastico riducendo da quattro a tre gli istituti che possono usufruire di questa fondamentale opportunità e allontanandosi così dalla promessa estensione a tutte le scuole. Non possiamo non sottolineare infine il rammarico per essere dovuti giungere ad una decisa protesta pubblica con la paventata sospensione del servizio 'Piedibus' per ottenere una nuova ordinanza che il Comune di Lanciano avrebbe dovuto adottare autonomamente e nei tempi giusti già all’inizio dell’anno scolastico”.

“Confidiamo che questo dietrofront – conclude Mastrangelo - sia servito per aumentare la consapevolezza di tutti in modo da rendere definitivo il provvedimento con la prospettiva di farne partecipi tutte le scuole perché i diritti di bambine, bambini e ragazzi sono gli stessi ovunque”.

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