rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Chieti Scalo

A Chieti Scalo aperto un nuovo centro per minori non accompagnati

Attivo dallo scorso 25 luglio. Otto i ragazzi accolti al momento in una palazzina che potrà ospitare fino a venti persone

Dal 25 luglio scorso è operativo a Chieti Scalo un centro di accoglienza per minori non accompagnati gestito dall’adv Arci solidarietà Chieti e dalla cooperativa Nuvola, con il supporto del servizio Politiche sociali del Comune.

Al momento sono otto i ragazzi accolti a Chieti dei trenta assegnati all’Abruzzo: si tratta di sei minori provenienti dall’Egitto e due dalla Guinea, di età compresa fra i 14 e i 17 anni. "Sono ospitati in una palazzina di Chieti Scalo - spiegano l’assessore alle Politiche sociali Mara Maretti e la coordinatrice del centro Giulia De Donato Fasoli - dove vengono portate avanti tutte le attività previste dai protocolli Cas: alfabetizzazione, perché nessuno parla italiano, a breve lavoreremo alla scolarizzazione, ma le attività del soggetto gestore prevedono anche laboratori di vario tipo e formazione, in modo da preparare chi volesse intraprendere un’attività lavorativa, una volta raggiunta l’età per farlo. I ragazzi accolti sono tutti in buone condizioni psico-fisiche, con il supporto del Servizio Politiche sociali del Comune e degli assistenti sociali, seguiremo loro e gli altri che arriveranno, la palazzina potrà ospitarne circa 20 e gli 8 sono i primi ad essere smistati da noi da altri centri italiani. La struttura è costantemente monitorata e vigilata dallo staff di gestione, presente 24 ore su 24 in loco, si tratta di ragazzi che arrivano da situazioni difficili e a cui è necessario dare supporto e accoglienza, come stabiliscono le normative governative che ripartiscono su tutti i territori del Paese i soggetti da accogliere e risorse mirate per farlo".

Dal servizio Politiche sociali anche un appello alla sensibilizzazione della comunità locale: "Si tratta di operazioni di accoglienza che nulla tolgono alla città, che sono sotto costante controllo non solo degli enti locali e delle associazioni, ma anche della prefettura e dei presidi delle forze dell’ordine, in quanto questo prevede la rete di accoglienza dei profughi, che ha maglie delicatissime quando si tratta di minori. Per tale motivo - concludono - è importante anche l’attività formativa aperta alla città, specie per le figure dei tutori volontari, che potranno accompagnarli nel percorso di crescita che si svolge per i ragazzi lontano dalle proprie terre e famiglie".

 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A Chieti Scalo aperto un nuovo centro per minori non accompagnati

ChietiToday è in caricamento