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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"La dialisi non si tocca": sit-in di protesta davanti all'ospedale di Lanciano

Il comitato 'Uniti per la salute' organizza la manifestazione di protesta sabato 14 ottobre dopo la notizia del trasferimento di nefrologia-dialisi ad Atessa. Sul futuro del Renzetti botta e risposta tra Taglieri e Febbo

La notizia del probabile spostamento, in via definitiva, del reparto di nefrologia-dialisi ad Atessa fa montare la protesta a Lanciano.

Il comitato 'Uniti per la salute', che raggruppa associazioni, partiti di centrosinistra e movimenti civici, ha organizzato per sabato 14 ottobre, alle 10.30, un sit-in di protesta davanti al Renzetti.

“Quello a cui assistiamo al Renzetti con lo spostamento dei reparti è solo l'inizio del collasso delle attività ospedaliere a causa delle scelte di Schael che è stato appena riconfermato da Marsilio con l'avallo di pochi sindaci tra i quali quello di Lanciano – dichiara il consigliere comunale Leo Marongiu (Pd) – Filippo Paolini ha ormai abdicato dalla propria funzione e a poco servono le sue lacrime di coccodrillo visto che era stato più volte messo in guardia, anche in consiglio comunale, e visto che ha preferito fare da ventriloquo alle scelte della direzione generale e del centrodestra.
Per il nuovo ospedale bisognava procedere con la costruzione di un unico nuovo monoblocco e non con la demolizione e ricostruzione nell'area delle attuali degenze”.

“Con la scusa del nuovo ospedale 'taglia e cuci', con un progetto che prevede abbattimenti e realizzazione di nuovi lotti, i reparti verranno via via svuotati e delocalizzati in altri ospedali e questa sarà la morte del Renzetti – aggiunge il consigliere comunaele Giacinto Verna (Azione) - Questa è la sorte che toccherà anche all'importante servizio di nefrologia e dialisi, che sembra sarà spostato in via definitiva ad Atessa. È giusto che la medicina del territorio raggiunga tutti i cittadini, ma questo non può avvenire a discapito delle decine e decine di malati che vengono all'ospedale di Lanciano per fare la dialisi. Forte della fiducia rinnovata per altri 4 anni, Schael continua a imporre le sue scelte a scapito dei territori. Questa giunta regionale di centrodestra per l'ennesima volta tradisce le aspettative di Lanciano”.

sit-in ospedale

Botta e risposta, intanto, tra il capogruppo regionale di M5S, Francesco Taglieri, e il capogruppo di Forza Italia, Mauro Febbo.

“Il consigliere Taglieri, in evidente emergenza elettorale, non perde occasione per muovere critiche al governo regionale e, soprattutto, in questi 54 mesi si è specializzato nella critica inutile e spesso incompetente nei confronti dei vertici della Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti – sostiene Febbo - I cittadini abruzzesi sono a conoscenza di quanto è stato fatto da questa maggioranza di centrodestra che porterà a compimento la rete ospedaliera in grado di dare risposte alle tante problematiche sanitarie e assistenziali. Contestualmente si aprirà la stagione della realizzazione di nuovi ospedali di Lanciano, Vasto, Avezzano, Teramo oltre all'ampia ristrutturazione del presidio di Chieti. Opere che da oltre 20/25 anni si attendono; con buona pace di Taglieri e di tutti coloro che quotidianamente tentano di screditare chi lavora concretamente per il futuro dell’Abruzzo”.

“Febbo difende l’indifendibile, e spesso lo fa in modo maldestro e goffo, tipico di chi è stato colto con le mani nella marmellata – replica a stretto giro Taglieri - Dovrebbe smetterla di mentire ai cittadini affermando che il trasferimento della Dialisi dall’ospedale Renzetti all’ospedale Atessa non equivale a spostare sui territori tale servizio poiché si tratta, appunto, di un semplice trasloco: non c’è nessun concreto beneficio in quest’azione ma solo lo spostamento dell’unità da una parte all’altra, con evidenti e comprensibili disagi in capo agli utenti. Tira in ballo la costruzione del nuovo ospedale in risposta alla mia denuncia relativa alla carenza di personale in quello già esistente e, allora, vorrei chiedergli come intende reperire il personale medico sanitario ad oggi mancante per fronteggiare questa grave deficienza. L’operazione ‘taglia e cuci’ programmata da questo governo regionale è irrazionale, illogica e controproducente al punto da rischiare di mettere in ginocchio per vent’anni l’ospedale Renzetti”.

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