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Domenica, 28 Aprile 2024
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Case popolari, ritardi nel cantiere di via Pescara ma l'Ater si impegna a liberarlo entro 90 giorni

Il presidente Antonio Tavani ha voluto fare chiarezza sul cantiere che allo scalo sta prendendo più tempo del previsto

 “Qualche forza politica sembra più impegnata in un regolamento di conti interno al partito che a voler esprimere una vera preoccupazione per il cantiere”. È quanto dice il presidente dell’Ater di Chieti, Antonio Tavani, che questa mattina in una conferenza stampa in via Pescara ha voluto fare chiarezza sul cantiere che allo scalo sta prendendo più tempo del previsto.  L’Azienda che gestisce gli alloggi di edilizia popolare oggi ha garantito che la liberazione del cantiere in questione avverrà entro 90 giorni. 
        
“Tutto è dovuto alla possibilità concesse ai proprietari di cogliere le opportunità del 110%, i cui fondi uniti a quelli del Sisma 2009 darebbero una risposta molto più significativa in termini di ristrutturazione pesante a sette palazzine/scale e 75 alloggi, che non i soli fondi Sisma 2009” ha spiegato Tavani, ricordando che l’Ater è proprietaria del complesso per circa il 50% e che “la costituzione del Super-Condominio a novembre scorso aveva e ancora mantiene inalterate tutte le possibilità di avviare anche i lavori del 110%, se venisse finalmente presentata una progettazione valida e un piano finanziario sostenibile certificabile anche dall’Ater, la quale rimarrà vigile e attenta su tutte le procedure”.  

Restano in campo tutte le problematiche del 110%: speculazioni sui prezzi, scarsità di materie prime disponibili e difficoltà a reperire personale specializzato. “Problematiche – ha detto ancora il presidente dell’Ater di Chieti - sulle quali le forze politiche uscenti avrebbero dovuto impegnarsi meglio in Parlamento, e meno sulle piazze. Così come la rendicontazione dei fondi sisma che passa attraverso i Comuni, Chieti per esempio in questo caso, genera ritardi clamorosi nel trasferimento dei fondi all’Ater, costretta a mettere pezze nei confronti delle ditte appaltatrici non sempre immediatamente disponibili sul piano delle anticipazioni finanziarie”.

L’impegno preso dall’Ater è di ultimare le lavorazioni in circa 3 mesi “consci che – ha concluso Tavani - qualsiasi discussione o idea di rescissione, se non pienamente giustificata, causerebbe solo ritardi clamorosi e impedirebbe definitivamente di avviare le procedure del Super bonus”.
 

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