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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Atessa

Rifiuti ospedalieri infettivi ad Atessa: quarta bocciatura per il progetto

Il consiglio di Stato ha bocciato il progetto relativo alla realizzazione di un impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti ospedalieri infettivi in contrada Saletti

Quarto no all'impianto di rifiuti sanitari pericolosi in contrada Saletti, ad Atessa. Il Consiglio di Stato ha bocciato il progetto della società Di Nizio di Campobasso relativo alla realizzazione di un impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti ospedalieri infettivi, con relativo deposito di stoccaggio anche di rifiuti pericolosi nella popolosa contrada di Atessa, dando ragione al Comune.

Si tratta della quarta bocciatura consecutiva per la società, dopo quelle del Comitato per la Valutazione d’Incidenza Ambientale (Vinca) del Comune di Atessa, del Comitato Via (Valutazione impatto ambientale) della Regione e del Tar Abruzzo - L’Aquila, che a maggio aveva respinto una prima istanza di sospensiva avanzata dalla ditta di rifiuti.

Il Consiglio di Stato, nuovamente tirato in ballo dalla società, ha confermato ieri tutte le precedenti bocciature, in particolare sottolineando “la preminenza dell’interesse pubblico all’integrale e preliminare valutazione dei rischi insiti nella realizzazione di un progetto quale quello in parola, potenzialmente foriero di particolari rischi stante il tipo di rifiuti da trattare”.

“L’autorevolissima ordinanza del consiglio di Stato, massimo organo della giustizia amministrativa nel nostro Paese, conferma la bontà dell’operato dell’amministrazione comunale, che si è spesa per la tutela della salute e della qualità della vita non solo di tutti gli atessani, ma anche di tutti gli abitanti dell’intera Val Di Sangro" commenta il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, in attesa della fase di merito.

La società Di Nizio è stata anche condannata al pagamento di  4.500 euro in favore della Regione Abruzzo, del Comune di Atessa e di un consulente del Comitato Vinca comunale, citato in giudizio personalmente.

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