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Lunedì, 29 Aprile 2024
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A Chieti firmano 268 persone per salvare la riserva naturale del Borsacchio, petizione sottoscritta anche da sindaco e assessori

Stamani, in piazza Vico, il banchetto allestito dai volontari di Arci, Cgil e Wwf Chieti-Pescara, che si preparano alla mobilitazione con un sit in martedì, in occasione del consiglio regionale, all'Aquila

Sono state 268, in poche ore, le firme raccolte a Chieti per chiedere alla Regione di annullare quella che di fatto è stata la cancellazione della riserva naturale del Borsacchio. Al banchetto allestito per la sola mattinata dai volontari di Arci, Cgil e Wwf Chieti-Pescara in piazza G.B. Vico si sono avvicinati in tanti, "a dimostrazione - dicono gli organizzatori - che il danno causato dall’emendamento presentato dai consiglieri Emiliano Di Matteo e Mauro Febbo di Forza Italia, Simona Cardinali e Federica Rompicapo della Lega e Umberto D’Annuntiis di Fratelli d’Italia, con il taglio del 98% dell’area naturale protetta, è un vulnus gravissimo per tutti gli abruzzesi". 

A Chieti hanno firmato anche il sindaco Diego Ferrara, gli assessori Stefano Rispoli e Fabio Stella, il presidente del consiglio comunale Luigi Febo e diversi consiglieri, oltre a tanti cittadini di ogni appartenenza politica. Le firme vanno ad aggiungersi alle migliaia di altre già raccolte. La mobilitazione andrà avanti fino a martedì 30 gennaio, data in cui è stato convocato il consiglio regionale per l’ultima riunione della legislatura prima del blocco per le imminenti elezioni, fissate per il 10 marzo prossimo.  

"Di fronte alla reazione di associazioni, movimenti, sindacati e soprattutto di tantissimi cittadini (siamo vicini al traguardo delle 20mila sottoscrizioni) - è il commento dei promotori dell'iniziativa - la maggioranza di centrodestra che governa attualmente la Regione Abruzzo dovrebbe aver capito che il taglio è stato un grossolano errore e potrebbe tornare sulle proprie scelte abrogando la parte della legge di bilancio regionale che ha nei fatti cancellato la riserva, mettendo a gravissimo rischio di future speculazioni un tratto di costa prezioso per le sue valenze naturali. Non a caso la mobilitazione ha coinvolto tantissime persone convinte che il futuro dell’Abruzzo sia nella difesa del proprio territorio e nello sviluppo sostenibile".

Le associazioni e i comitati in difesa della riserva naturale del Borsacchio hanno organizzato un sit-in davanti al consiglio regionale, dalle ore 11 di martedì 30 gennaio, all'Aquila e hanno chiesto al presidente della Regione Marco Marsilio e al presidente del consiglio Regionale Lorenzo Sospiri di essere ricevuti in una piccola delegazione per consegnare le firme della petizione fin qui raccolte e chiedere l’immediato ripristino del perimetro originario della riserva, in modo da aprire la strada all’approvazione del Piano di assetto naturalistico della riserva stessa e alla nomina del comitato di gestione.  

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