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Pride a Chieti, i Giovani Democratici invitano l'arcivescovo: "Manifestazione d'amore viene da chi è libero di essere"

Il commento riguardo la manifestazione dell’Abruzzo Pride, che si terrà a Chieti il prossimo 24 giugno

"Il comunicato emesso dall’arcivescovado nella mattinata del 20 giugno esprime chiaramente qual è il punto di vista del monsignor Bruno Forte riguardo la manifestazione dell’AbruzzoPride, che si terrà a Chieti il prossimo 24 Giugno".

Inizia così il commento il commento dei Giovani Democratici Chieti che sottolineano come faccia "piacere sapere che le battaglie sui diritti, il rispetto di sé stessi, l’accettazione del proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità, importante nell’incontro con l’altro diverso da sé, per arricchirsi reciprocamente, sia progetto comune tra società e Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Per questo la ringraziamo vescovo per le sue parole; però ci teniamo a precisare, facendoci in parte portavoce di una idea collettiva che accomuna la comunità dei Giovani Democratici a quella delle moltitudini di realtà che animeranno la manifestazione il prossimo fine settimana, che nessuno ha mai parlato di “cancellare la differenza sessuale perché non si sa più confrontarsi con essa” ma proprio perché si ha sempre più consapevolezza di sé stessi il 24 giugno andremo alla manifestazione del Pride.

I giovani del Partito Democratico rivolgendosi all'arcivescovo di Chieti spiegano che: "le famiglie aperte alla vita non sono necessariamente formate da una madre e un padre ma sono quelle che amano; 'Donare la vita' prima di essere un dono è una responsabilità, cosa che rimane estremamente chiara a chi decide di formare una famiglia in termini non biologici, senza contare che definire la 'fecondità' come fine e non come mezzo ci pare totalmente contradditorio rispetto al concetto di rispetto del corpo e della sessualità; L’accettazione del proprio corpo, come ha espressamente scritto nel suo comunicato, è fondamentale nel rispetto e nell’ incontro con l’altro. Questo è rilevante in relazione all’educazione degli adolescenti e dei giovani, nell’accoglienza di varie etnie con culture e lingue diverse dalla nostra e dei richiedenti asilo, per questo esiste la giornata internazionale del rifugiato. Sa, avremmo accolto con gioia sue parole a riguardo, nella giornata di ieri.

Dispiace constatare che il tema dell’immigrazione venga usato oggi per accusare e non ieri per accogliere. Saremo sempre rispettosi delle convinzioni etiche e religiose di ciascuno, perché crediamo che questo rispetto goda di reciprocità; I diritti non sono obblighi, ognuno è libero di scegliere chi essere, come realizzarsi, con chi stare. Solo perché alcune scelte non rientrano in quelli che sono i 'canoni' religiosi e sociali odierni, non significa che siano meno importanti di altre".

Infine i Giovani Democratici rivolgendosi a Bruno Forte dicono: l’invito al Pride è aperto anche a lei, se vorrà essere presente saremo felici di accoglierla con tutto il rispetto e potrà constatare con i suoi occhi che la più bella manifestazione di amore viene da chi è libero di essere se stessi".

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