Parcheggi a pagamento da aprile ad ottobre: a San Vito monta la protesta dei commercianti
Imprenditori e titolari delle attività della Marina contestano le tariffe troppo alte e la durata eccessiva: "Sei mesi all'anno di strisce blu per una località come San Vito sono troppi, i turisti andranno altrove"
Prime due settimane di strisce blu a San Vito marina e monta la protesta di imprenditori e commercianti. Dallo scorso 1° aprile, infatti, sono attivi i parcheggi a pagamento nel parcheggio Feltrino Sud e Nord, Bretella Feltrino e via Lungomare Sud Ericle D’Antonio.
A far storcere il naso sono sia le tariffe (1 euro quella oraria, 5 quella giornaliera dalle 8 alle 20, 3 euro mezza giornata e 3 euro serale, dalle 20 a mezzanotte), considerate eccessive per la località, sia gli orari (8-24) e il periodo di attivazione, da aprile a ottobre.
“Non siamo contrari alla sosta a pagamento nel periodo estivo, ma partire ad aprile e terminare ad ottobre significa colpire il turismo locale – dice l'imprenditore Piero Stante in rappresentanza di altri colleghi della Marina – chi vuole scendere per un caffè o un gelato, ci ripensa e va altrove. Sei mesi all'anno a San Vito sono troppi. Poi l'abbonamento stagionale di 200 euro previsto per residenti e dipendenti delle attività non garantisce il parcheggio. Già nel weekend di Pasqua abbiamo visto il 30-40% in meno di persone a San Vito. Dicono sia per il maltempo ma secondo noi è per i parcheggi a pagamento”.
La decisione dell'amministrazione comunale era stata criticata anche dall'opposizione, soprattutto per le tariffe considerate “spropositate per il nostro territorio”. Il servizio è stato appaltato a una ditta di Chieti che lo gestirà per tre anni. Difficile che l'amministrazione torni sui suoi passi. “Quello che si sta cercando di fare a San Vito Marina – ha spiegato nei giorni scorsi il gruppo consiliare di maggioranza San Vito bene comune - è dare ai turisti un'offerta maggiore facendo ruotare i parcheggi, mettendone una parte (400 su 1100) a pagamento, con tariffe in linea con i comuni limitrofi, in modo da poter soddisfare le esigenze di un turismo sempre più massiccio sulla Costa dei trabocchi”.
