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Lunedì, 29 Aprile 2024
SALUTE

Il comitato civico torna a suonare l'allarme sulla possibile chiusura della scuola di Medicina

Manifesti in città sono apparsi sulla questione e anche sulla "incontrastata decisione di individuare l’ospedale di Pescara come Dea di 2° livello"

I componenti del comitato civico Salute pubblica di Chieti tornano a porre l'attenzione sulla possibile chiusura della scuola di Medicina a Chieti entro il prossimo triennio e della decisione di individuare l’ospedale di Pescara come Dea di 2° livello. Lo fanno con un manifesto (in allegato) fatto affiggere in tutta la città in cui vengono spiegati appunto "i due possibili rischi" che si stanno materializzando nel futuro dei cittadini chietini.

"Il primo - riassumono - riguarda la possibile chiusura della scuola di Medicina e Chirurgia entro il 2026, anno di verifica dei criteri di accreditamento da parte della Commissione Anvur del Ministero della università e della ricerca, se non verranno apportati correttivi tesi a migliorare i percorsi formativi del corso di laurea della stessa dando la possibilità alla università di Chieti-Pescara di rivedere la convenzione con la Regione per qualificare gli spazi dedicati alla didattica". 

Per quanto riguarda invece la qualifica di ospedale Dea di 2° livello, attesa dal 2015, il comitato teatino fa riferimento a un documento che riordina la rete ospedaliera, presentato a giugno scorso dalla attuale giunta regionale e validato in questi giorni dal Ministero della salute e dal Ministero del tesoro, nel quale (a pagina 17) si riportano i criteri che sono stati individuati per stabilire in quale ospedale collocare il Dipartimento di 2° livello dopo un monitoraggio che dovrebbe durare un anno dall’approvazione dello stesso. "Criteri che - evideziano dal comitato civico coordinato da Walter Palumbo - per decidere la collocazione del Dea di 2° livello riguardano il numero di accessi in pronto soccorso, il numero dei reparti di alta specializzazione presenti negli ospedali che sarebbero due per l’ospedale di Pescara (Centro politrauma e Neurochirurgia) e uno per l’ospedale di Chieti (Cardiochirurgia) con l’indice di attrazione come criterio". Una proposta di criteri che a detta del comitato porterebbero a individuare come Dea di 2° livello il nosocomio di Pescara.

"La giunta regionale in carica lo assegnerebbe ricorrendo soltanto a un monitoraggio di 36 mesi dell’attività dei due pronto soccorso (numero accessi e percentuale numero colore codici accesso anche pediatrici, etc.), dell’attrattività e dell’attività dei due ospedali specie per quanto riguarda i reparti di alta specializzazione e, dulcis in fundo, per i progetti di edilizia sanitaria da attuare (ospedale di Chieti da ristrutturare quasi del tutto con i lavori progettati sulla carta e ancora da attuare nonostante una proposta di finanziamento di 100 milioni di euro). In campo sanitario - concludono - si sta delineando un futuro decadente per la città di Chieti grazie alla programmazione della giunta regionale attualmente in carica".

Manifesto Comitato Civico Salute Pubblica su decadenza Città di Chieti

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