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Lunedì, 29 Aprile 2024
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L'ordine dei commercialisti contro l'abusivismo della professione, il presidente Cancelli: "Affidarsi a un iscritto all'albo per difendere i propri interessi"

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito che le attività di tenuta e redazione dei libri contabili, fiscali e del lavoro, e di elaborazione e predisposizione delle dichiarazioni tributarie sono incluse nell'elenco delle attività di competenza degli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

L'ordine provinciale dei commercialisti e degli esperti contabili di Chieti torna in prima linea contro l'abusivismo della professione. Un impegno rafforzato dal principio ribadito da una recente sentenza della Corte di Cassazione, sezione penale n.46703, depositata lo scorso 21 novembre. 

La Suprema Corte ha evidenziato che commette il reato di esercizio abusivo della professione, punito ai sensi dell’articolo 348 del codice penale, chi svolge attività tali da dare l’apparenza di esercizio della professione svolta dagli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili.

In particolare, la sentenza precisa che le attività di tenuta e redazione dei libri contabili, fiscali e del lavoro, e di elaborazione e predisposizione delle dichiarazioni tributarie sono incluse nell'elenco delle attività di competenza degli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Costituisce dunque reato di esercizio abusivo della professione lo svolgimento di tali attività da parte di un soggetto non abilitato, con modalità tali da creare la parvenza dell'attività professionale svolta da un iscritto all’ordine.

“La sentenza rappresenta un importante deterrente per coloro che intendono svolgere abusivamente la professione di commercialista - commenta il Francesco Cancelli, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Chieti - L’interpretazione fornita dalla Suprema Corte conforta la lotta all’abusivismo professionale che il consiglio nazionale e gli ordini locali stanno portando avanti per segnalare alle autorità competenti i casi, circostanziati e debitamente documentati, di esercizio abusivo della professione. Al riguardo, il consiglio nazionale ha appositamente istituito un gruppo di lavoro interno, di cui fa parte anche un pool di legali, che esaminerà le segnalazioni che giungeranno da tutto il territorio nazionale".

"Affidarsi a un dottore commercialista o esperto contabile iscritto all’ordine professionale - prosegue Cancelli - costituisce una scelta consapevole e responsabile, che consente di tutelare i propri diritti e interessi in modo sicuro ed efficace. Infatti, l'iscrizione all'albo garantisce che il professionista abbia acquisito le competenze e le conoscenze necessarie per esercitare la professione in modo corretto e aggiornato: i commercialisti devono conseguire una formazione universitaria, svolgere un tirocinio professionale di 18 mesi, superare un esame di Stato particolarmente impegnativo e sono tenuti a frequentare annualmente corsi di aggiornamento professionale obbligatori. Inoltre, l'iscrizione all'albo comporta di per sé l'obbligo di rispettare un rigoroso codice deontologico, che regola l'esercizio della professione, nonché l'assoggettamento a un severo regime disciplinare, che sanziona i comportamenti non corretti dei professionisti, fino alla radiazione dall'albo. Infine, a tutela dei propri clienti, ciascun iscritto ha l’obbligo di stipulare un’idonea copertura assicurativa per la responsabilità civile professionale. Sono proprio queste, dunque, le ragioni - conclude il presidente dell’Odcec di Chieti - che motivano la scelta di un professionista iscritto all’albo.”

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