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Il ministro Piantedosi incontra i dipendenti di Poste rapinati, tra loro quattro direttori di uffici postali abruzzesi

Nel Security day l'azienda fa il punto sulle politiche di sicurezza: nei primi 8 mesi del 2023 le rapine ai danni di uffici postali sono state 102 contro le 132 dell’intero 2022. Attestati di riconoscimento ai dipendenti vittime di rapine

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha partecipato ieri al Security day promosso da Poste Italiane che si è svolto nella sede centrale di Roma, incontrando 200 dipendenti che negli ultimi anni hanno subito attacchi criminosi nello svolgimento delle attività lavorative all’interno degli uffici postali di tutto il territorio nazionale. Tra loro anche quattro direttori di uffici postali abruzzesi.

La Giornata della sicurezza è stata l’occasione per illustrare gli interventi di prevenzione e di potenziamento del sistema di controlli che nel 2023 hanno portato ad una diminuzione dei casi di eventi criminosi negli uffici postali e all’ulteriore aumento del grado di sicurezza garantito ai cittadini e ai dipendenti. Poste Italiane è l’azienda più grande del Paese per numero di dipendenti e uno dei principali attori della scena economica e finanziaria nazionale, con una rete di 12.800 uffici postali (che nel 2022 hanno movimentano più di 70 miliardi di euro), oltre 8.100 Atm Postamat, 35 milioni di clienti e una media di 20 milioni di interazioni giornaliere con i cittadini italiani.

“Con Poste Italiane vi è una lunga e proficua collaborazione - ha dichiarato il ministro Piantedosi - che nel tempo ha riguardato scenari sempre più articolati, che vanno dalla repressione degli illeciti fino al contrasto ai reati finanziari, dalla protezione delle reti e delle infrastrutture informatiche della società, alla tutela e sensibilizzazione, in particolare degli anziani e dei soggetti più deboli, nell’utilizzo dei servizi web. Senza dimenticare il più recente progetto Polis che prevede l’utilizzo della capillare rete degli uffici postali sul territorio per svolgere quelle attività di front office e amministrative che gravano sugli uffici di polizia, sottraendo tempo e risorse a compiti operativi. Oggi la sicurezza non si identifica più solo con il tradizionale ambito di prevenzione dei fenomeni criminosi, ma si estende a tutte quelle problematiche in grado di turbare la serenità della collettività”.

Negli ultimi 4 anni Poste Italiane ha incrementato del 300% gli investimenti in sicurezza fisica e reso più efficace l’intero dispositivo di prevenzione anticrimine attraverso la riorganizzazione della rete delle Security room con 4 centri di monitoraggio a Roma, Milano, Genova e Napoli, operativi 24 ore su 24 nella vigilanza di 13 mila siti aziendali per la sicurezza di dipendenti e cittadini. Ciò ha contribuito a ridurre il numero di eventi criminosi.

Nei primi 8 mesi del 2023 le rapine compiute ai danni degli uffici postali sono state 102 contro le 132 dell’intero 2022. Dal 2016 al 2022 la curva degli eventi criminosi è calata in modo ancor più evidente: i casi sono passati da 707 a 315 (- 55%). Si alza invece la percentuale degli eventi sventati grazie alle nuove misure di sicurezza e alle nuove tecnologie (videoanalisi, videoronda e analisi biometriche). Anche il denaro sottratto è diminuito dagli 8,1 milioni di euro nel 2016 ai 2,7 milioni del 2022 (1,9 milioni nei primi sei mesi 2023).

Nel 2022 le 4 Security room hanno segnalato 584 mila eventi di sicurezza, la collaborazione con le forze dell’ordine ha permesso di sventare 43 rapine, 75 furti e 71 attacchi ad Atm Postamat pari al 60% dei 315 eventi criminosi. Poste Italiane ha installato inoltre 13.613 impianti antintrusione e oltre 12 mila impianti di videosorveglianza con una rete di 80 mila telecamere e 500 mila sensori.

“Ringrazio il ministro dell’Interno per la sua presenza al Security day – ha detto l’ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante – che gli ha permesso di visitare le nostre strutture e conoscere il complesso dispositivo allestito da Poste Italiane per la prevenzione e la risposta ai tentativi di attacco criminoso su tutto il territorio nazionale. I risultati ottenuti sono molto importanti e devono servirci da sprone per fare ancora meglio con l’obiettivo di elevare ulteriormente la percezione di sicurezza dei milioni di cittadini che ogni giorno entrano negli uffici postali e dei nostri dipendenti”.

L'incontro con i dipendenti di Poste

“I numeri dimostrano l’efficacia della nostra strategia di sicurezza – ha dichiarato il condirettore generale Giuseppe Lasco – e confermano il valore della collaborazione che Poste Italiane ha consolidato con il ministero dell’Interno, la polizia di Stato, i carabinieri e la guardia di finanza. Abbiamo voluto incontrare con il Ministro tutte le colleghe e i colleghi che hanno subito una rapina per far sentire loro la vicinanza dello Stato e dell’azienda, lo dimostrano gli importanti investimenti sia sulla sicurezza fisica nei luoghi di lavoro sia sulla formazione per la prevenzione degli eventi criminosi”.

A margine dell’evento sono stati consegnati 200 attestati di riconoscimento ai dipendenti di Poste Italiane in segno di “ringraziamento per la partecipazione alla vita aziendale, per la serietà e il comportamento tenuto durante l’espletamento del servizio”. Tra loro, anche quattro direttori di uffici postali abruzzesi, che hanno commentato: “Condividiamo questo riconoscimento con tutti i colleghi abruzzesi, ogni giorno al servizio delle comunità e inevitabilmente esposti al rischio di eventi criminosi. È importante per noi dipendenti sentire forte la presenza nostra azienda insieme a quella dello Stato e l’evento di ieri dimostra concretamente questa vicinanza congiunta. L’attenzione di Poste sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è sempre stata alta, sia attraverso la diffusione della cultura della sicurezza tra i lavoratori sia attraverso sistemi di protezione sempre più all’avanguardia”.

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