rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità

Militari e libertà sindacali, dall'università d'Annunzio il sindacato italiano lavoratori finanzieri chiede di rivedere le norme in vigore

Il segretario regionale Silf Gianluca Di Girolamo è intervenuto sul tema delle libertà sindacali per gli appartenenti al comparto difesa e sicurezza durante la lezione di diritto sindacale che si è tenuta all'università d'Annunzio

Dalla cattedra dell’università d’Annunzio di Chieti Pescara la segreteria regionale Abruzzo del Silf, il sindacato italiano lavoratori finanzieri interviene sul tema delle libertà sindacali per gli appartenenti al comparto difesa e sicurezza, alla luce della recente legge n. 46 del 2022 e lancia l’invito “a rivedere le norme in vigore”.

Il segretario regionale Gianluca Di Girolamo, durante la lezione di diritto sindacale tenuta venerdì scorso dal professor Enrico Raimondi, si è soffermato sugli effetti che produrrà la legge. “Si tratta – ha spiegato - di una legge che deriva da una sentenza della corte costituzionale del 2018 che, abrogando una parte dell’art. 1475 del codice dell’ordinamento militare, estende anche ai lavoratori con le stellette la facoltà di costituire associazioni sindacali. Dobbiamo molto ad un nostro collega finanziere, Francesco Solinas, alla sua caparbietà e al sostegno di associazioni quali Assodipro, Ficiesse, nonché alla Cgil, con l’allora segretario generale Susanna Camusso, per il contestuale reclamo al Comitato europeo dei diritti sociali (Ceds),  se oggi i militari possono costituire  le associazioni professionali a carattere sindacale”.

“La norma  approvata presenta varie criticità anche di natura costituzionale - ha argomentato il professor Raimondi - tra le più rilevanti è sicuramente quella relativa al preventivo assenso Ministeriale e l’iscrizione in un apposito albo, non previsto dall’art 39 della costituzione per le associazioni sindacali, nonché la competenza del giudice amministrativo, in sostituzione del giudice del lavoro, per le condotte antisindacali, con relativo aggravio di costi e tempi processuali”.

“È nostro auspicio – ha concluso Di Girolamo - che la norma possa essere rivista e migliorata nel breve periodo al finedi estendere, ad esempio, anche ai militari le materie inerenti l’articolazione dell’orario di lavoro, giornaliero e settimanale tra quelle oggetto di contrattazione, che ora sono riservate solo ai corpi di polizia ad ordinamento civile”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Militari e libertà sindacali, dall'università d'Annunzio il sindacato italiano lavoratori finanzieri chiede di rivedere le norme in vigore

ChietiToday è in caricamento