rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

Duemila persone a Pescina chiedono giustizia per l'orsa Amarena [FOTO]

Tante persone provenienti dall’Abruzzo e non solo hanno marciato in maniera pacifica, determinate a chiedere un impegno straordinario per la tutela degli orsi e una maggiore difesa della fauna

Manifestazione questa mattina a Pescina, in provincia dell’Aquila, per ricordare l'orsa Amarena, uccisa in Abruzzo qualche giorno fa. In duemila, rispondendo all’appello del Wwf Italia e di molte altre associazioni animaliste e ambientaliste, hanno marciato in maniera pacifica e rispettosa, determinati però a chiedere giustizia per Amarena, impegno straordinario per la tutela dei suoi due cuccioli e maggiore difesa della fauna italiana anche attraverso un inasprimento delle pene per chi si macchia di questi crimini di natura. 

Manifestazione per ricordare l'orsa Amarena - foto Wwf

Il messaggio che arriva dalla mobilitazione di Pescina è chiaro, come rammenta il Wwf Italia: "Garantire la conservazione dell’orso bruno marsicano che oggi è una delle principali emergenze naturalistiche del nostro Paese deve essere una priorità. Così come deve essere in cima all’agenda difendere la biodiversità italiana dai mille rischi e dalle aggressioni a cui disinformazione, cattiva gestione, fake news la stanno esponendo".

Per l'associazione, infatti, il triste episodio che ha portato all’uccisione di Amarena sarebbe la diretta conseguenza di un clima politico che tende a indicare nella biodiversità un nemico disegnando un pericolosissimo bersaglio su specie protette fondamentali.

"Il drammatico atto di bracconaggio contro l’orsa Amarena è anche conseguenza di un’azione sistematica di disinformazione che riguarda la convivenza tra uomo e grandi carnivori e più in generale tra uomo e natura - ha detto da Pescina Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Italia - .Oltre a chiedere pene più dure per chi si macchia di crimini contro la natura, è necessario individuare le responsabilità di chi, quotidianamente, in settori del mondo politico, venatorio e agricolo, alimenta sentimenti di paura, giustificando o addirittura istigando all’uso del fucile come unica soluzione. Questo sta accadendo ancora una volta in Trentino, dove il presidente Fugatti ha irresponsabilmente condannato a morte l'orsa già radiocollarata F36, firmando un decreto di abbattimento contro cui abbiamo presentato ricorso insieme alle altre associazioni. Oggi siamo a Pescina per ricordare Amarena, simbolo della nostra natura, ma anche per reagire e ribadire la necessità di tutelare il nostro straordinario patrimonio di biodiversità".

Con l’uccisione di Amarena l'Abruzzo perde una delle femmine più prolifiche della storia recente della popolazione di orso marsicano: ora da Pescina l'appello a fare il possibile per garantire almeno la sopravvivenza in natura dei suoi due cuccioli, sui quali oggi è molto elevata l’attenzione mediatica, che rappresentano infatti una delle speranze più concrete per la conservazione di questa popolazione unica nel prossimo futuro. "Per raggiungere l’obiettivo è fondamentale il contributo genetico di ogni individuo: per questo - conclude Di Tizio -  garantire la sopravvivenza in natura di questi cuccioli sarebbe un successo che aumenterebbe anche le probabilità di salvezza per l’intera residua popolazione di orso marsicano".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Duemila persone a Pescina chiedono giustizia per l'orsa Amarena [FOTO]

ChietiToday è in caricamento