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Dopo 13 anni chiudono a Lanciano le casette dell'acqua pubblica

Dal 5 febbraio il servizio, introdotto dalla precedente amministrazione Pupillo, sarà interrotto. L'ex assessore all'ambiente Caporale: "Serviva il bando per individuare il nuovo gestore, ma il Comune si è fatto trovare impreparato"

Chiudono dopo 13 anni le casette dell'acqua pubblica che furono installate dalla prima amministrazione Pupillo. Lo fa sapere l'ex assessore all'ambiente e consigliere comunale Davide Caporale.

“Dal 5 febbraio, come si legge sulle casette dell'acqua pubblica, il servizio verrà definitivamente interrotto – riferisce Caporale - Le casette dell'acqua pubblica furono uno dei primi interventi green della nuova amministrazione di centrosinistra e dei gruppi civici che servirono ad una nuova educazione alla riduzione dell'utilizzo delle bottiglie di plastica”.

“Il risparmio in termini ambientali è stato notevole ma ancor più importante è stato il gradimento verso un servizio utilizzato da tantissimi cittadini al centro e nelle contrade – sottolinea l'ex assessore all'ambiente - Ci sono problemi tra la società che gestisce le fontanelle messe sul territorio comunale ed il Comune ma anche qua il Comune si è fatto trovare impreparato: serviva un nuovo bando per tempo per un subentro immediato di un nuovo gestore e per garantire la continuità del servizio. In attesa del nuovo bando di gestione passeranno mesi ed il servizio non sarà dunque utilizzabile: un nuovo magro risultato per la lentissima amministrazione Paolini ed un danno specie per le contrade”.

Da domani, quindi, per usufruire del servizio i cittadini di Lanciano si dovranno recare nei comuni vicini dove le casette dell'acqua sono ancora attive.

L'avviso dell'interruzione del servizio

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