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Domenica, 28 Aprile 2024
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Continui incidenti a San Salvo, il comandante della polizia locale: «Colpa di anarchia in strada che si tramuta in tragedia»

Antonio Persich, comandante della polizia locale di San Salvo: «Ciò che sta accadendo è il risultato di comportamenti assolutamente difformi da quanto prescrive il codice della strada» 

Lo scontro tra una moto e una Fiat Punto in via San Rocco, un ciclista che investe una donna alla marina, un ciclista investito da un furgone mentre attraversa la strada nei pressi del complesso Nereidi. Questi sono solo alcuni degli incidenti che negli ultimi giorni si stanno verificando a San Salvo.

Un'escalation di sinistri che preoccupa e fa pensare, ma soprattutto fa riflettere su quali possano essere le possibili cause.

Una risposta ce la dà Antonio Persich, comandante della Polizia locale di San Salvo: «Quello che sta avvenendo è la risultante di un comportamento di tutti i conducenti i veicoli, compresi biciclette e monopattini, che guidano in maniera assolutamente difforme da quelle che sono le prerscrizioni del codice della strada. Alcuni conducono la propria vettura come se fosse l'unica su strada, c'è una sorta di deresponsabilizzazione o presupposto base di natura illecita che trasforma molti incidenti in drammi».

Quali sono le infrazioni più frequenti? «Pedoni che su strada a senso unico priva di marciapiedi, non circolano sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli (ex art. 190/1 cds)  - dice il comandante -, conducenti di auto che sbandano continuamente distratti dal telefonino, automobilisti che arrivano nei pressi delle rotatorie e, non sapendo chi ha il diritto di passare per primo, invece di rallentare accelerano. E poi i ciclisti, che non si rendono conto che la bicicletta è un veicolo e che non possono attraversare le strisce pedonali in sella e pedalando, mentre dovrebbero avere il comportamento di qualsiasi pedone e portare a mano la bicicletta. Devono capire che il comportamento corretto è quello di procedere in fila indiana sulla destra, non possono occupare tutta la carreggiata e chiacchierare tra di loro».

E poi i pedoni: «Anche in presenza delle strisce pedonali, alcuni invece che attraversare perpendicolarmente, attraversano prima delle strisce, in diagonale, e senza neanche guardare se ci sono auto in transito», dice Persich.

Per il comandante «non si tratta più di un problema di forze dell'ordine che non controllano, ma sta diventando un fenomeno sociale e pericolosissimo. È diventata anarchia, solo che se qualcuno vuole condurre una vita anarchica, nulla quaestio, ma il problema si presenta quando l'anarchia di uno si riversa nella vita privata di un altro. Quando questi eventi si ripetono così di frequente, in un lasso temporale ristretto, e sono sempre causati da comportamenti scorretti, allora vuol dire che c'è qualcosa che non va».

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