Duemila firme raccolte contro la chiusura di Nefrologia e Dialisi nell'ospedale di Lanciano

Oltre duemila firme raccolte contro la chiusura del reparto di Nefrologia e Dialisi. Lo fa sapere il movimento civico Progetto Lanciano, che ha avviato la petizione dopo il sit-in di protesta organizzato, lo scorso 14 ottobre, dal comitato 'Uniti per la salute' davanti all'ospedale Renzetti.

“La battaglia a difesa del nostro ospedale, contro la chiusura del reparto di Nefrologia e Dialisi, oggi è più che mai una battaglia di carattere più territoriale – affermano il segretario Carlo Orecchioni e il presidente di Progetto Lanciano Gabriele Paolucci - le notizie apprese all'indomani della riunione della commissione regionale sanità non lasciano presagire nulla di buono per l'intera Asl Lanciano-Vasto-Chieti, essendo previsto un taglio di 66 posti a fronte degli attuali 86, rimanendo in piedi la sola struttura teatina”.

“Un'area vasta depredata dei suoi presidi sanitari, sempre più paragonabili a scatoloni vuoti di servizi. La salute pubblica bene di tutti, a prescindere dalle appartenenze politiche, sembra ormai un lontano ricordo – sottolinea il movimento - Siamo stati i primi a lanciare un campanello d’allarme, accendendo i riflettori sul problema degli emodializzati e del reparto Nefrologia e ci siamo messi al loro fianco per difendere i loro diritti. Oggi abbiamo raggiunto nella città di Lanciano, allargata appena al territorio frentano più prossimo e, praticamente, con il solo passaparola, oltre 2000 firme e continuiamo ad andare avanti, così come gli altri gruppi stanno facendo la loro parte per la raccolta”.

“Un segnale chiaro e inequivocabile di quanto questo tema sia importante e quanto le persone siano sensibili alle problematiche che riguardano la salute pubblica e in particolare il nostro ospedale. Progetto Lanciano era, è e sarà sempre a difesa della nostra città, della nostra gente, del nostro territorio”, concludono Orecchioni e Paolucci.