rotate-mobile
Attualità

I vescovi Forte e Cipollone ricevono in dono il presepe di Symbola, Confartigianato e Coldiretti

La statuina diventata ormai una tradizione quest'anno raffigura il maestro imprenditore e il suo apprendista simbolo del passaggio di competenze tra generazioni

È stata consegnata ai vescovi abruzzesi, in cinque diversi incontri nelle rispettive diocesi, la nuova statuina del presepe 2023 nell’ambito dell’iniziativa promossa annualmente a livello nazionale in ogni diocesi da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti.

Il personaggio di quest’anno è doppio: il manufatto raffigura il maestro imprenditore e il suo apprendista, simbolo del passaggio di competenze tra generazioni.

All'arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, il presepe è stato donato dal direttore di Coldiretti Chieti Luca Celestino, dal direttore di Confartigianato Chieti-L'Aquila Daniele Giangiulli, dal vice presidente vicario Carlo De Luca e dal componente del consiglio direttivo Gaudenzio D'Angelo.

Il direttore di Coldiretti Chieti Luca Celestino e il presidente della sezione di Lanciano di Confartigianato Marco Stella, invece, hanno consegnato il presepe a monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo della diocesi di Lanciano-Ortona.

L’obiettivo dell’iniziativa è aggiungere al presepe figure che parlino del presente, ma anche del futuro. “Quest’anno, la statuina rappresenta, attraverso un maestro e il suo apprendista, il passaggio di competenze tra le generazioni e l’importanza della tradizione che va mantenuta e consolidata anche attraverso l’innovazione ma senza perdere i suoi valori fondanti – spiegano i promotori - Il presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni per rappresentare la multiforme dimensione del Creato”.

Se nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, quest’anno la statuina è composta da due figure che evocano in una sola immagine aspetti fondamentali e costitutivi del “saper fare”: apprendistato, formazione, competenze, passaggio generazionale nell’impresa familiare, attrattività per i giovani.

“L’immagine, lungi dall’evocare soltanto saperi antichi, rappresenta il cuore della cultura artigiana e del lavoro italiano la vicinanza al territorio e ai suoi prodotti, la trasmissione del sapere attraverso le generazioni – aggiungono i promotori - La figura del giovane, con i suoi sforzi e la sua concentrazione, vuole richiamare l’interesse dei giovani ad apprendere e a preservare le tradizioni, innovandole. La figura del maestro rappresenta, al contempo, la difesa delle competenze e la responsabilità di orientare le scelte future delle nuove generazioni sulla strada dell’eccellenza italiana, del made in Italy, della valorizzazione del territorio e delle comunità”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I vescovi Forte e Cipollone ricevono in dono il presepe di Symbola, Confartigianato e Coldiretti

ChietiToday è in caricamento