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Martedì, 30 Aprile 2024
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Alle pazienti di Ortona donato il laser MonnaLisa touch per contrastare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche

La donazione dell'associazione Lory a Colori che insieme a Gaia odv è riuscita a raccogliere 18mila euro per l’acquisto della strumentazione da donare al reparto di Chirurgia ginecologica e senologica

L’associazione Lory a colori odv ha donato all’ospedale “Bernabeo” di Ortona il laser MonnaLisa Touch:  strumentazione acquistata attraverso la raccolta fondi lanciata dall’associazione in occasione dell’evento dello scorso agosto, “Sfidiamo il cancro”, e sostenuta dall’associazione G.a.i.a.

Da qualche settimana l’apparecchiatura, consegnata presso il reparto di Chirurgia ginecologica e senologica lo scorso autunno, è entrata in funzione. Le presidenti di Lory a Colori e di Gaia, Monica Marinari e Patrizia Bonora, hanno visitato nei giorni scorsi il reparto dell’ospedale “G. Bernabeo” di Ortona con il dottor Ettore Clementini, dirigente medico responsabile dei servizi di isteroscopia e patologia cervicovaginale e vulvare della Uosd di Ginecologia oncologica. Clementini, che per ora esegue i trattamenti alle sole pazienti in cura nella Breast unit di Ortona, ha spiegato che "in futuro, grazie ad un potenziamento dell’organico, il servizio verrà aperto anche alle pazienti provenienti da altre strutture regionali ed extra regionali". Il dottore ha poi voluto ancora una volta ringraziare le due associazioni per quanto donato chiarendo inoltre che, in attesa di un aggiornamento dei sistemi di prenotazione on line, per informazioni e prenotazioni è comunque possibile rivolgersi all’Unità di Ginecologia Oncologica al numero 085.9172258, e che il trattamento sarà erogato con sistema sanitario nazionale alle sole pazienti in possesso di esenzione 048 (esenzione specifica per le pazienti oncologiche).

A beneficiare del laser MonnaLisa Touch e della sua innovativa tecnologia, saranno quindi le donne colpite dal cancro che si trovano ad affrontare anche altri disagi, dovuti principalmente agli effetti collaterali delle terapie oncologiche. Molti di questi sono ancora poco conosciuti o visti come argomenti tabù, ma l’utilizzo dei farmaci chemioterapici, nelle pazienti oncologiche, può comportare davvero gravi disagi come atrofie vulvo-vaginali, infezioni, o disturbi urinari, che influiscono negativamente sulla qualità di vita sia personale che di coppia.

 “In una sinergia importante come questa - ha spiegato Monica Marinari - un ringraziamento speciale va all’immensa generosità dei tantissimi donatori che, tra agosto 2021 e gennaio 2022, hanno accolto il nostro invito ad aderire alla raccolta fondi. È soprattutto grazie al loro contribuito e a quello delle amiche di G.a.i.a. che abbiamo raggiunto l’obiettivo dei 18mila euro, che ci ha permesso di procedere all’acquisto della strumentazione da donare. Il nostro era un obiettivo ambizioso nel quale, però, abbiamo creduto fin da subito. Fin da quando abbiamo raccolto le prime richieste di alcune delle nostre amiche e socie che, da anni ormai, convivono con questi disturbi”.
 

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