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I cuccioli di Amarena di nuovo insieme su una pianta di melo, sospese le attività di cattura

Gli orsi si sono rincongiunti. Prosegue comunque l'attività di monitoraggio. Ecco le raccomandazioni dal parco nazionale d'Abruzzo

Buone notizie dal parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise:  i cuccioli di Amarena sono entrambi vivi e, dopo una prima separazione, si sono ricongiunti. I due orsetti nelle ultime ore sono stati avvistati dai guardiaparco, grazie all'utilizzo di visori notturni, mentre si alimentavano su una pianta di melo.

Le operazioni di ricerca e monitoraggio dei cuccioli di Amarena sono infatti andate avanti anche la notte scorsa e ora i tecnici avrebbero deciso di non forzare più la loro cattura. "Gli sforzi del parco e dei carabinieri forestali continuano a restituire risultati confortanti" confermano dal parco nazionale d'Abruzzo. "L'avvistamento - si legge in un aggiornamento - è avvenuto in un luogo ancor più interno del parco rispetto al punto dell'ultimo avvistamento. Le attività di ricerca e monitoraggio continueranno ancora con l'obiettivo di fornire più elementi possibili per valutare le future decisioni e monitorare gli spostamenti dei due cuccioli in quanto è bene ricordare che l'home range a cui sono stati abituati dalla mamma è molto ampio e ricomprende sia zone più selvagge del parco, sia zone più antropizzate, fuori parco, come la stessa San Benedetto dei Marsi".

Proprio alla luce del fatto che i cuccioli riescono ad orientarsi e a muoversi senza troppi problemi sul territorio e che gli stessi, per ora, si sono allontanati dall'area del Fucino, molto più antropizzata e quindi maggiormente pericolosa, si è deciso di sospendere al momento le attività di cattura mentre si protrarranno quelle di monitoraggio. 

Dal parco però avvertono che "le possibilità di sopravvivenza, purtroppo, non sono alte e che  le insidie, anche naturali (interazioni con altre specie), sono molte. Qualsiasi disturbo e/o interferenza di origine antropica potrebbe causare l’allontanamento dei cuccioli da aree idonee e una loro nuova separazione".

Da qui l'appello rivolto a tutti: media, cittadini, amministratori: "Chiediamo  di mettere da parte la curiosità spasmodica, rinunciando a qualunque idea di andare a vedere come e dove stanno e di non intralciare in alcun modo le operazioni di monitoraggio. In caso di avvistamento fortuito, non tentare per alcun motivo di avvicinarsi ai cuccioli ma segnalare prontamente il luogo al servizio di sorveglianza del parco (Tel 0863/9113241) o ai carabinieri (112). Chiediamo di procedere a basse velocità lungo tutte le strade che collegano l'area meridionale del Fucino con il Parco e ovviamente nelle aree interne al parco. Comprendiamo pienamente la preoccupazione dei media, come quella dei cittadini e delle cittadine, ma di certo non sarà la curiosità egoriferita a dare un futuro a questi orsi" concludono dal Pnalm.

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