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Polemica sulla selezione del Marrucino, il teatro si difende: "Accusa fuorviante, nessun riferimento alla legge sugli uffici stampa"

La replica del direttore amministrativo Di Martino dopo l'accusa del Sindacato giornalisti abruzzesi contro l'avviso per la ricerca di un segretario di direzione

"Fuorviante, denigratoria e priva di ogni fondamento": così il direttore amministrativo del teatro Marrucino, Cesare Di Martino, taccia la visione del Sindacato giornalisti abruzzesi, che accusa l'istituzione di aver indetto un avviso pubblico per "mansioni proprie dell'ufficio stampa 'mascherate' all'interno di un profilo impiegatizio senza alcun rispetto della specificità della professione giornalistica".

"La presenza di due materie di colloquio che attengono anche alla informazione e comunicazione pubblica e culturale - dice in una nota Di Martino - non giustifica e non configura la fattispecie della legge 150/2000 e, pertanto, nessuno ha inteso 'nascondere' nulla, sottolineando che 'celare' e 'nascondere' sono espressioni utilizzate nel titolo e nel testo della notizia diffusa a mezzo stampa con volontà ed effetti gravemente denigratori. L’articolo - incalza - si basa su un riferimento non puntuale alla legge 150/2000, atteso che detta disciplina non si attaglia né alla fattispecie in esame né alle mansioni affidate alla figura professionale di segreteria di direzione della Deputazione Teatrale che non attengono alla figura professionale del giornalista".

"Si precisa, a mero titolo esemplificativo ma non esaustivo - prosegue la nota - che le mansioni della figura professionale in avviso pubblico attengono in modo precipuo e sostanziale all’area amministrativa ed organizzativa del Teatro Marrucino, invero alla gestione del protocollo e della corrispondenza, alla gestione delle procedure di concessione a terzi dell’uso delle strutture teatrali, alla gestione delle autorizzazioni al transito per i mezzi delle compagnie, alla gestione dell'utilizzo delle sale per attività seminariali e convegnistiche, all’organizzazione dei servizi interni, alla gestione del calendario eventi e spettacoli, alla raccolta di schede tecniche delle compagnie, alla gestione dei rapporti con i vigili del fuoco, alla gestione dei rapporti con i visitatori, i gruppi e le scuole, all'alimentazione del web site e dei social con materiale grafico prodotto, incluse le attività di controllo dei contenuti dei manifesti. Si precisa altresì che la scelta delle materie oggetto del colloquio non trova vincoli in nessuna disposizione normativa quando esse siano ritenute pertinenti alla valutazione. Si raccomanda la massima prudenza a quanti intendano fomentare inutili polemiche", conclude Di Martino.    

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